Il professore di Relazioni Internazionali: "Una possibile vittoria della destra in Italia non apre il cammino" alla vittoria della destra in Spagna

“Ogni volta che l’Italia va al voto l’Europa tiene il fiato sospeso per vedere cosa accadrà, ma, almeno secondo quanto ha affermato finora la leader di FdI Giorgia Meloni, una sua vittoria non cambierebbe la posizione dell’Italia nelle grandi questioni che oggi dominano l’agenda europea, come la guerra in Ucraina”. Lo dice a LaPresse Luis Rodrigo de Castro, professore di Relazioni internazionali all’Università Ceu San Pablo di Madrid. “Non sembra che un governo Meloni o lei direttamente possano mettere in dubbio che l’attacco all’Ucraina da parte della Russia è una violazione del diritto internazionale”, inoltre “ha detto che è disposta a inviare armi all’Ucraina, e che appoggia le sanzioni alla Russia”, quindi, in caso guidi il nuovo esecutivo italiano, “non ci sarà una rottura con le misure del governo Draghi su questi temi”, ha aggiunto il professore. “Ovviamente, però, Meloni non formerà un governo senza l’appoggio di Salvini, le cui posizioni nei confronti della Russia sono più ambigue, e quindi bisogna capire quanto Meloni potrà imporre la sua visione nella coalizione senza mettere in pericolo la sopravvivenza del governo”, spiega Rodrigo de Castro, ma “se ci atteniamo a quello che dice non sembra che il suo esecutivo sarà così ‘di rottura’ come potrebbe apparire”.

“Una possibile vittoria della destra in Italia non apre il cammino” alla vittoria della destra in Spagna, perché “questo cammino è già aperto da tempo, è una tendenza che già c’è in Spagna”, a prescindere dall’esito del voto italiano. Il professore ha poi sottolineato che in Spagna, se venissero confermati i sondaggi, a vincere sarebbe il centrodestra e non la destra, come è invece probabile accada in Italia.

In Spagna “non ci sarà una vittoria di Vox ma piuttosto dei popolari, un partito europeista”, che “secondo i sondaggi avrà la maggioranza assoluta al Congresso”, e quindi “a guidare l’esecutivo sarà il leader del PP Alberto Nunez Feijóo”, non il leader di Vox Santiago Abascal, che non ha possibilità di diventare premier. Lo dice a LaPresse Luis Rodrigo de Castro, professore di Relazioni internazionali all’Università Ceu San Pablo di Madrid, facendo un parallelismo tra le prossime elezioni generali in Spagna e il voto di domenica in Italia, dove FdI di Giorgia Meloni potrebbe risultare il primo partito. Nel migliore dei casi Abascal potrà ricoprire l’incarico di ministro, ma ovviamente tutto dipenderà dai risultati elettorali e dai negoziati politici, precisa Rodrigo de Castro, sottolineando quindi che il peso che ha Vox nella coalizione della destra spagnola è nettamente inferiore a quello che Meloni, che è anche presidente dei Conservatori europei (ECR Party), ha nella coalizione italiana.

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