"Queste azioni violano chiaramente la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale" si legge in una nota

“Noi, leader del G7, condanniamo fermamente i falsi referendum che la Russia tenta di utilizzare per creare un pretesto fasullo per cambiare lo status del territorio sovrano ucraino, soggetto a un’aggressione russa in corso. Queste azioni violano chiaramente la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale e vanno diametralmente contro lo stato di diritto tra le nazioni”. È quanto si legge in una nota. Questi referendum “non rappresentano in alcun modo una legittima espressione della volontà del popolo ucraino” e non li “riconosceremo mai”.

I leader del G7 chiedono “a tutti i paesi di respingere inequivocabilmente i referendum farsa” della Russia, tentativo “di fornire una falsa copertura alle sue violazioni del diritto internazionale” e si dicono “pronti a imporre ulteriori sanzioni economiche alla Russia e a individui ed entità, fuori e dentro la Russia, che forniscono supporto politico o economico ai tentativi illegali della Russia di cambiare lo status del territorio ucraino”.

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