La ragazza stava manifestando contro la morte della coetanea Masha, arrestata a Teheran perché indossava il velo in modo corretto
Hadis Najafi, una delle giovani simbolo delle proteste scoppiate in Iran in seguito alla morte di Mahsa Amini, è stata uccisa dalla forze di sicurezza iraniane. Lo riferiscono i media locali e la giornalista e attivista iraniana Masih Alinejad sul suo profilo Twitter. Alinejad, in particolare, ha postato un video del funerale di Najafi, 20 anni, scrivendo che la giovane è stata “uccisa a colpi di arma da fuoco per strada dalle forze di sicurezza per aver protestato”. “Hadis era una ragazza dal cuore gentile e adorava ballare. Stava protestando contro la brutale morte di Mahsa Amini. Il suo crimine: volere la libertà”, ha scritto ancora Alinejad. In un video diventato virale, Hadis Najafi, senza indossare il velo, si legava i capelli prima di prendere parte ad una manifestazione.
Sono almeno 41 le persone rimaste uccise durante le proteste scoppiate in Iran negli ultimi nove giorni dopo la morte di Mahsa Amini, deceduta mentre si trovava sotto custodia dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo islamico. Lo riporta l’emittente iraniana Irib, affermando che il numero delle vittime non è ufficiale. Le autorità iraniane, al momento, non hanno rivelato i dati sul numero totale di persone arrestate. Nella sola provincia di Guilan però, è stato riportato l’arresto di 736 manifestanti nella giornata di sabato.
Ue: Uso della forza contro i manifestanti inaccettabile
“Per l’Unione Europea e i suoi Stati membri, l’uso diffuso e sproporzionato della forza contro i manifestanti non violenti è ingiustificabile e inaccettabile. Le persone in Iran, come altrove, hanno il diritto a una protesta pacifica. Tale diritto deve essere garantito in ogni circostanza”. Lo Lo ha dichiarato l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell in merito alla repressione delle proteste scoppiate in Iran in seguito alla morte della giovane Mahsa Amini, deceduta mentre si trovava sotto custodia dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo islamico. “L’UE e i suoi Stati membri esortano le autorità iraniane a rispettare rigorosamente i principi sanciti dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui l’Iran è parte. Pertanto, ci aspettiamo che l’Iran fermi immediatamente la violenta repressione delle proteste e garantisca l’accesso a Internet, nonché il libero flusso di informazioni. Inoltre, ci aspettiamo che l’Iran chiarisca il numero di morti e arrestati, rilasci tutti i manifestanti non violenti e fornisca un giusto processo a tutti i detenuti. Inoltre, l’uccisione di Mahsa Amini deve essere debitamente indagata e chiunque si sia dimostrato responsabile della sua morte deve essere ritenuto responsabile. Prendiamo atto della dichiarazione del Presidente dell’Iran al riguardo”, ha aggiunto Borrell. Concludendo: “L’Unione europea – ha aggiunto Borrell – continuerà a considerare tutte le opzioni a sua disposizione in vista del prossimo Consiglio Affari esteri, per affrontare l’uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane hanno risposto alle manifestazioni che ne sono seguite”.
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