L'informatico e attivista non sarà soggetto alla mobilitazione parziale decisa dal Cremlino

Il presidente russo Vladimir Putin ha concesso la cittadinanza a Edward Snowden, ex funzionario dell’Agenzia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Il suo nome figura in una lista di 75 per cui il leader del Cremlino ha firmato il decreto per l’acquisizione della cittadinanza. Snowden vive in Russia dal 2013 dopo essere fuggito dagli Stati Uniti che lo accusano di aver fatto trapelare documenti riservati che dettagliavano programmi di sorveglianza del governo americano.

La cittadinanza russa è stata concessa a Edward Snowden “su sua richiesta“, ha precisato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, all’agenzia Ria Novosti.

Dopo aver ottenuto la cittadinanza russa, Edward Snowden non sarà soggetto alla coscrizione nell’ambito della mobilitazione parziale decisa dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha precisato a Interfax il suo avvocato Anatoly Kucherena. “Esiste una procedura stabilita dalla legislazione della Federazione russa su coloro che sono soggetti a coscrizione in relazione alla mobilitazione parziale – ha spiegato – poiché Edward non ha prestato servizio nell’esercito russo, non ha pratica ed esperienza nel servizio militare, non è soggetto a coscrizione”. Il legale ha detto che anche la moglie di Snowden chiederà la nazionalità russa, mentre la figlia, essendo nata nel Paese, “ha ricevuto la cittadinanza per nascita”.

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