Le parole del pontefice prima dell'Angelus in piazza San Pietro davanti a circa 50mila fedeli

 “A proposito dell’inizio del Concilio, 60 anni fa, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica“. Così Papa Francesco al termine della Santa Messa celebrata sul sagrato della Basilica Vaticana per la Canonizzazione dei Beati Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti, prima della recita dell’Angelus.

“C’è una migrazione in questo momento, qui in Europa soprattutto, che ci fa soffrire tanto e ci muove ad aprire il cuore. La migrazione degli ucraini che fuggono dalla guerra, non dimentichiamoci della martoriata Ucraina“.

Secondo la Gendarmeria vaticana erano presenti in Piazza San Pietro per la Santa Messa e la recita dell’Angelus di Papa Francesco circa 50mila fedeli.

“Scandalosa esclusione dei migranti”

“Oggi nel giorno in cui Scalabrini diventa santo vorrei pensare ai migranti: è scandalosa l’esclusione dei migranti. Anzi l’eslusione dei migranti è criminale. Li fa morire davanti a noi”. E così il Mediterraneo “è il cimitero più grande del mondo”. L’esclusione dei migranti “è schifosa”, ribadisce. “È peccaminosa. È criminale, non aprire le porte a chi ha bisogno. No, non li escludiamo… Li mandiamo via… Ai lager, dove sono sfruttati e venduti come schiavi”, aggiunge il Santo Padre. “Fratelli e sorelle oggi pensiamo ai nostri migranti, quelli che muoiono. E quelli che sono capaci di entrare li riceviamo come fratelli o li sfruttiamo? Lascio la domanda soltanto…”

“Quando siamo onesti con noi stessi, ci ricordiamo di essere tutti ammalati nel cuore, di essere tutti peccatori, tutti bisognosi della misericordia del Padre. E allora smettiamo di dividerci in base ai meriti, ai ruoli che ricopriamo o a qualche altro aspetto esteriore della vita, e cadono i muri interiori, i pregiudizi. Così, finalmente, ci riscopriamo fratelli”.

Ho paura quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, in santi e peccatori: così si finisce per sentirsi migliori degli altri e tenere fuori tanti che Dio vuole abbracciare. Per favore, includere sempre: nella Chiesa come nella società, ancora segnata da tante disuguaglianze ed emarginazioni”.

“In Thailandia folle atto di violenza”

Assicuro la mia preghiera per le vittime del folle atto di violenza – folle – avvenuto tre giorni fa in Thailandia. Con commozione affido al Padre della vita, in particolare, i piccoli bambini e le loro famiglie”. Così Papa Francesco riferendosi alla strage di bambini in una sparatoria avvenuta in un asilo di Nongbua Lamphu in Thailandia lo scorso 6 ottobre.

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