Ucraina, il giallo su Elon Musk

Il ceo di Tesla avrebbe parlato con Putin, secondo Ian Bremmer. Lui smentisce

Elon Musk avrebbe parlato direttamente con Vladimir Putin, prima di pubblicare su Twitter una proposta di pace che avrebbe comportato la cessione permanente alla Russia di una porzione del territorio ucraino. E’ quanto rivela Ian Bremmer in una mail inviata agli abbonati dell’Eurasia Group. Nella mail, il politologo afferma che il ceo di Tesla gli ha riferito che Putin è “pronto a negoziare”, ma solamente se la Crimea rimarrà alla Russia, se l’Ucraina accetterà una forma di neutralità permanente e riconoscerà l’annessione delle regioni di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia. Secondo quanto riferito da Musk a Bremmer, Putin intende raggiungere questi obiettivi “ad ogni costo”, compreso il possibile impiego di armi nucleari se l’Ucraina invaderà la Crimea, annessa alla Russia nel 2014. Nella mail, Bremmer ha inoltre scritto che Musk gli ha riferito che “occorre fare di tutto per evitare questo esito”. Musk ha però smentito: mai parlato con Putin.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Casa Bianca, che per voce del portavoce della Sicurezza nazionale, John Kirby, ha sottolineato che “in queste sue conversazioni Elon Musk non rappresenta il governo degli Stati Uniti” e che “c’è solo una parte responsabile per l’inizio della guerra, ed è la Russia. Loro hanno iniziato e loro possono finirla oggi”.

Il Cremlino ha infine confermato che non c’è stato nessun colloquio fra il presidente russo Vladimir Putin ed Elon Musk. “L’ultimo è avvenuto un anno e mezzo fa”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti.