Il presidente ucraino ha chiesto un inasprimento delle sanzioni per la Russia, in particolare per quanto riguarda la limitazione dell'export di gas e petrolio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che oggi si è collegato in video-conferenza con i leader del G7, ha spiegato che non c’è alcuna possibilità di dialogo con il presidente russo Vladimir Putin. “Non può esserci dialogo con questo leader della Russia, che non ha futuro. I colloqui possono essere o con un altro capo della Russia – che rispetterà la Carta delle Nazioni Unite, i principi fondamentali dell’umanità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina – o in una configurazione diversa, in modo che il terrorista principale non abbia l’opportunità di influenzare le decisioni chiave attraverso il terrore. Ora una persona sta bloccando la pace e questa persona è a Mosca”, ha scritto Zelensky su Telegram.
“Serve tetto a export gas e petrolio di Mosca”
Zelensky ha anche chiesto un inasprimento delle sanzioni per la Russia, in particolare per quanto riguarda la limitazione dell’export di gas e petrolio. “A livello dell’intero Gruppo dei Sette e di tutto il nostro mondo democratico, dobbiamo rispondere in modo simmetrico: quando la Russia attacca il settore energetico e la stabilità energetica dei nostri paesi, dobbiamo bloccare il suo settore energetico con sanzioni, rompere la stabilità dei ricavi russi da commercio di petrolio e gas. È necessario un tetto massimo per le esportazioni di petrolio e gas dalla Russia: zero profitti per lo stato terrorista. Tali passi possono avvicinare la pace: incoraggeranno lo stato terrorista a pensare alla pace, alla non redditività della guerra”, ha aggiunto il presidente ucraino.
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