Sette depositi di carburante ucraini colpiti dall’esercito russo, tra cui uno con oltre 100mila tonnellate di combustibile. Lo riporta l’agenzia Interfax citando il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “Un deposito di carburante con oltre 100.000 tonnellate di carburante per l’aviazione per le forze aeree ucraine è stato distrutto vicino al villaggio di Smela nella regione di Cherkasy. Nell’area dell’insediamento di Alekseyevka, nella regione di Dnepropetrovsk, è stato distrutto un impianto di stoccaggio di petrolio con carburante diesel per l’equipaggiamento militare delle forze armate ucraine”, ha detto Konashenkov, aggiungendo che in varie regioni sono stati distrutti anche cinque depositi di munizioni delle forze armate ucraine. “Inoltre, sei proiettili del sistema missilistico a lancio multiplo americano Himars e un missile anti-radar Harm sono stati distrutti in aria nelle aree degli insediamenti di Kakhovka nella regione di Kherson e Svatovo nella Repubblica popolare di Luhansk“, ha concluso.
“Preoccupati per provocazioni Kiev con ‘bomba sporca’”
Sempre Interfax riporta che la guerra in Ucraina è stata oggetto di una conversazione telefonica tra il ministro della difesa russo Sergei Shoigu e il suo omologo francese Sebastian Lecornu. “Si è discusso della situazione in Ucraina, che ha una tendenza costante verso un’ulteriore e incontrollata escalation”, si legge in una nota del ministero della Difesa russo, “Shoigu ha trasmesso al suo omologo francese le sue preoccupazioni per le possibili provocazioni dell’Ucraina con l’uso di una ‘bomba sporca‘“