Lo ha annunciato su Telgram il sindaco di Kiev Vitali Klitschko

“Le forniture di acqua ed energia elettrica a Kiev sono state completamente ripristinate“. Lo ha annunciato su Telgram il sindaco di Kiev Vitali Klitschko. “Grazie agli specialisti di Kyivvodokanal e DTEK, che hanno lavorato per quasi un giorno per restituire acqua ed elettricità ai residenti della capitale – scrive – Lo spegnimento viene applicato perché il deficit del sistema energetico, dopo i barbari attacchi dell’aggressore, è significativo”. Il sindaco spiega che si è trattato del “più massiccio bombardamento da inizio guerra”.

Zelensky a Macron: “Rafforzamento capacità di difesa dell’Ucraina”

“Conversazione estremamente importante e produttiva con il presidente francese Emmanuel Macron”, abbiamo preso “decisioni specifiche sul rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina“. Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymmyr Zelensky, aggiungendo che nel colloquio con Macron sono state discusse anche “iniziative specifiche per ripristinare le infrastrutture energetiche distrutte”. “Grazie, amico mio, per il tuo incrollabile supporto”, ha scritto ancora Zelensky rivolto a Macron.

Le parole del presidente ucraino

Nuove accuse del Cremlino al Regno Unito

I servizi segreti di Mosca hanno prove che l’attacco alla flotta del Mar Nero della Federazione Russa è stato condotto con il coinvolgimento di consulenti militari britannici. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Interfax. “I nostri servizi speciali hanno dati e procediamo da queste informazioni, che indicano che la guida e il coordinamento dell’operazione per attaccare la baia di Sebastopoli è stata effettuata da consulenti militari britannici”, ha detto Peskov. Il portavoce del Cremlino ha poi aggiunto che il Regno Unito è coinvolto anche nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream. “Ci sono anche prove che il Regno Unito sia coinvolto in un sabotaggio, un ‘atto terroristico’, contro infrastrutture energetiche vitali. Queste informazioni dovrebbero essere analizzate con molta attenzione da tutti e speriamo che, nonostante il silenzio inammissibile delle capitali europee, questa analisi venga comunque effettuata”, ha aggiunto Peskov.

Zaporizhzhia, Aiea: “Uno dei reattori centrale è senza energia”

Torna invece preoccupazione per la centrale nucleare di Zaporizhzhia: l’esplosione di una mina ha interrotto il collegamento di alimentazione principale a uno dei reattori della centrale. Lo riferisce in un comunicato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). “Quest’ultimo incidente sottolinea la fragile situazione di sicurezza e protezione nucleare dell’impianto durante l’attuale conflitto militare”, ha commentato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi. “L’esplosione è avvenuta domenica sera all’esterno della recinzione perimetrale della centrale, scollegando la linea elettrica esterna da 750 kilovolt (kV) tra il quadro dell’impianto e il trasformatore elettrico principale dell’unità reattore 4. L’unità 4 sta invece ricevendo l’elettricità necessaria per il raffreddamento e altre funzioni essenziali di sicurezza e protezione nucleare da una linea di riserva che collega la centrale al piazzale della vicina centrale termica”, ha affermato ancora Grossi.

A ulteriore segno della precaria situazione nell’area della centrale di Zaporizhzhia, il team dell’Aiea ha affermato che nei giorni scorsi ci sono stati dei bombardamenti in prossimità dell’impianto, a seguito di un periodo di ridotta attività militare. Il 30 ottobre i bombardamenti vicino al piazzale della centrale termoelettrica hanno temporaneamente scollegato una delle tre linee elettriche di riserva della centrale nucleare attraverso le quali la città di Enerhodar riceveva elettricità. Questa linea elettrica da 150 kV è stata ricollegata più tardi lo stesso giorno. “Il personale operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhia sta lavorando duramente in circostanze molto difficili per prevenire il tipo di ripetute interruzioni di corrente che abbiamo visto all’inizio di ottobre”, ha affermato Grossi, aggiungendo che “sebbene i loro sforzi abbiano avuto alcuni risultati positivi, la situazione energetica dell’impianto rimane estremamente vulnerabile“.

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