Sparato anche un razzo intercontinentale. La condanna Usa: "Flagrante violazione di risoluzioni Onu"

Altri quattro missili lanciati dalla Corea del Nord dopo le raffiche degli ultimi giorni. Nel primo mattino italiano sono stati sparati tre razzi, due a corto raggio e uno intercontinentale: il governo giapponese è stato costretto a emettere allarmi di evacuazione e fermare temporaneamente i treni. Il quarto test in mare, probabilmente un missile balistico secondo l’ufficio del primo ministro nipponico, è arrivato poche ore dopo, forse per replicare alla decisione delle forze armate sudcoreane e statunitensi di estendere le esercitazioni aeree congiunte su larga scala. 

Sono solo gli ultimi di una serie di lanci che il paese guidato da Kim Jong-Un ha condotto nell’ultimo mese, facendo crescere le tensioni nella regione: solo nella giornata di ieri i razzi sono stati più di 20, il numero massimo mai raggiunto in un solo giorno. Lo stato maggiore dell’esercito sudcoreano ha precisato che i missili a corto raggio sono partiti dalla città di Kacheon, mentre quello intercontinentale da un’area vicino alla capitale Pyongyang. È stato sparato ad angolo alto, forse per evitare di entrare nel territorio dei vicini, raggiungendo un’altitudine massima di 1.920 chilometri (1.193 miglia) e viaggiando per circa 760 chilometri (472 miglia). 

 

 

Il lancio intercontinentale ha ricevuto la “ferma condanna” da parte degli Stati Uniti, per mezzo della portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson. La funzionaria ha detto che i test di Pyongyang costituiscono una “flagrante violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu, che aumenta inutilmente le tensioni e rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione”. E una condanna è arrivata anche dalla Farnesina: “L’Italia condanna fermamente i nuovi lanci missilistici da parte nordcoreana e la violazione delle acque territoriali sudcoreane, esprimendo la piena e massima solidarietà nei confronti della Corea del Sud”. 

In seguito ai lanci di questa mattina, le forze aeree sudcoreane e statunitensi hanno concordato di estendere un’esercitazione aerea congiunta già in corso per rafforzare la loro posizione di difesa. Gli eserciti dei due paesi hanno schierato più di 200 aerei da guerra, inclusi gli avanzati jet da combattimento F-35, per le esercitazioni ‘Vigilant Storm‘ inizialmente programmate fino a venerdì. L’aeronautica sudcoreana non ha reso noto per quanto tempo continuerà l’addestramento, sottolineando che gli alleati stanno ancora discutendo i dettagli. Una decisione che Pyongyang ha subito definito “falsa e molto pericolosa”. Pak Jong Chon, segretario del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori della Corea del Nord, ha detto: “Gli Stati Uniti e la Corea del Sud si renderanno conto dell’irrevocabile e terribile errore che hanno commesso”. Poi il lancio del quarto missile: un’ulteriore escalation di una situazione già difficile. 

 

 

 

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