Il presidente russo: "L'Occidente vuole distruggere la Russia". E firma una legge per arruolare anche i criminali

Per Vladimir Putin uno scontro con “il regime neonazista in Ucraina era inevitabile”. Il presidente russo lo ha sottolineato in un incontro per celebrare il decennio del ristabilimento delle Società storiche russe e militari storiche russe, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti. “Se non avessimo intrapreso le azioni appropriate a febbraio, tutto sarebbe stato lo stesso, solo da una posizione peggiore per noi”. Il capo del Cremlino è tornato poi all’attacco dell’Occidente: i russi, ha dichiarato,“non permetteranno mai agli stati stranieri di indebolire e distruggere la Federazione Russa, difenderanno il loro paese allo stesso modo dei loro eroici antenati”.  

Il numero dei russi mobilitati per partecipare all’operazione speciale militare in Ucraina intanto ha raggiunto le 318mila reclute. Lo ha detto lo stesso Putin durante una cerimonia di deposizione dei fiori al monumento a Minin e Pozharsky a Mosca. Dichiarazione che conferma che ” il numero dei volontari non sta diminuendo”, secondo quanto riportato da Ria Novosti.

Una legge per arruolare anche chi ha commesso reati gravi

Il presidente russo ha inoltre firmato una legge federale che consente di chiamare nel quadro della mobilitazione i cittadini che hanno una condanna non cancellata per una serie di gravi crimini. Lo riporta Ria Novosti. La legge prevede che la coscrizione per il servizio militare nell’ambito della mobilitazione sarà consentita ai cittadini con una condanna non cancellata o in sospeso per reati gravi. L’eccezione – si legge – sarà per un certo numero di articoli del codice penale.

A Kiev 450mila case senza elettricità

A Kiev, nel frattempo, proseguono i numerosi disagi. A partire da questa mattina 450mila case sono senza corrente elettrica. “Si tratta di una volta e mezza in più rispetto ai giorni precedenti. Le interruzioni della stabilizzazione si verificano a causa del sovraccarico al nodo centrale del sistema elettrico del Paese”. Lo scrive il sindaco di Kiev Vitali Klitschko sul suo canale Telegram e lancia un appello: “Mi rivolgo a tutti i residenti della capitale: risparmiate energia elettrica il più possibile, perchè la situazione rimane difficile!”.
Il presidente ucraino ucraino Volodymir Zelensky ha accusato la Russia di “terrorismo energetico”, dopo che gli attacchi russi alla rete energetica Ucraina hanno lasciato milioni di persone senza corrente. Parlando nel suo discorso serale del giovedì, Zelensky ha detto che circa 4,5 milioni di ucraini sono rimasti senza elettricità. “Il fatto stesso che la Russia ricorra al terrorismo energetico dimostra la debolezza del nostro nemico”, ha aggiunto il presidente ucraino, “non possono battere l’Ucraina sul campo di battaglia, quindi cercano di piegare il nostro popolo in questo modo”. L’operatore della rete statale elettrica Ukrenergo ha reso noto che in tutta Kiev si verificheranno blackout di emergenza. La Russia ha condotto intensi attacchi con missili e droni contro le strutture elettriche ucraine, soprattutto nelle ultime settimane.

Mykoilaiv bombardata 211 giorni sui 255 di guerra

“Nei 255 giorni di guerra” dall’invasione russa dell’Ucraina, la città di Mykolaiv non è stata bombardata solo 44 giorni”, quindi è stata bombardata 211 giorni. Lo ha detto il sindaco di Mykolaiv, città dell’omonimo oblast nel sud dell’Ucraina, Oleksandr Senkevich, citato dalla testata Ukrainska Pravda. Il primo cittadino ha aggiunto che, dei circa 486mila residenti che vivevano in città prima dell’inizio della guerra, sono fra 220mila e 230mila quelli rimasti.

Residenti di Kherson fuori dalla zona di guerra

Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato di portare i residenti di Kherson fuori dalla zona di guerra. “La popolazione civile non dovrebbe subire bombardamenti, una sorta di offensiva e controffensiva e altre misure relative alle operazioni militari”, ha affermato. Lo riporta Ria Novosti.

 

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