Il ministro degli Esteri apre al dialogo con l'Eliseo ma definisce "esagerati" i toni usati da Parigi. E invoca un trattato europeo

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani torna a invocare un’azione europea sul tema dell’immigrazione. Ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Raitre, il vicepremier ha dichiarato: “Servirebbe un trattato, che metta dei paletti alle Ong. Non possiamo permettere che siano loro a decidere le politiche migratorie dell’Ue”. E, dopo aver premesso che “il problema dell’immigrazione deve essere affrontato con grande serietà“, ha ribadito quanto già dichiarato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Non c’è scritto da nessuna parte che l’Italia debba essere l’unico luogo di arrivo“. 

Infine, pur definendo “esagerati” i toni usati da Parigi sulla questione Ocean Viking (“C’è stata una dichiarazione in buona fede di Palazzo Chigi. I francesi, non so perché, l’hanno presa come una provocazione), si è detto pronto a riaprire il dialogo con l’Eliseo: “Noi abbiamo posto una questione politica, nessuno vuole gettare benzina sul fuoco. Per noi non c’è nulla da riagganciare. Siamo pronti a parlare con i francesi, non abbiamo nessun problema. Mi sembra piu una questione di politica interna francese”.

 

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