Il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko: "Come affermato dal presidente Putin noi siamo pronti"
Il ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino è inaccettabile per Mosca come prerequisito per l’avvio dei negoziati. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko.
“Tali condizioni sono inaccettabili”, ha detto Grushko, “il nostro presidente ha ripetutamente affermato che siamo pronti per i negoziati. Ma questi negoziati, ovviamente, devono tenere conto della situazione sul campo“.
La replica di Kiev
“La Russia non è nella posizione per poter dettare le sue condizioni” per un negoziato. Lo afferma su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri dell’Ucraina, Oleg Nikolenko. “La formula di pace per l’Ucraina rimane invariata: la fine immediata della guerra, il ritiro di tutte le truppe russe, il ripristino dell’integrità territoriale Ucraina, il risarcimento dei danni causati e la fornitura di garanzie effettive di non ripetizione dell’aggressione. Con altre condizioni sarà impossibile raggiungere una pace duratura“, aggiunge Nikolenko.
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