La premier è intervenuta nella prima sessione plenaria a Bali, incentrata sul tema del 'Food and Energy Security'
Al G20 che si è aperto a Bali, Giorgia Meloni è l’unica donna capo di governo seduta al tavolo dei lavori. Nella seconda sessione incentrata sul tema della salute globale è seduta al tavolo della presidenza con il padrone di casa, il presidente indonesiano Joko Widodo, il primo ministro indiano Nerendra Modi (Nuova Deli ospiterà il vertice il prossimo anno), il presidente statunitense Joe Biden e il leader cinese, Xi Jinping. Al vertice partecipano complessivamente 41 persone ma, secondo quanto riferito, sono solo quattro le presenze femminili. Assieme a Meloni, le altre donne al tavolo in rappresentanza di organizzazioni internazionali sono Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea), Kristalina Georgieva (direttore generale del Fmi) e Ngozi Okonjo-Iweala (direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio).
Meloni: “Da guerra impatto devastante”
“Quando l’Indonesia ha assunto la Presidenza del G20 era impossibile prevedere che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina e il devastante impatto che ciò avrebbe avuto sull’ordine mondiale e sulle nostre economie” dice il presidente del Consiglio intervenendo nella prima sessione plenaria del G20 incentrata sul tema del ‘Food and Energy Security’.
“Nonostante le difficoltà, oggi siamo qui. Siamo qui perché teniamo al G20, vogliamo sottolinearne l’importanza e siamo consapevoli del ruolo insostituibile che il foro svolge negli affari globali” prosegue Meloni. “Ma per riuscire nella sua missione, il G20 deve avere il coraggio di confrontarsi con le sfide più difficili in agenda, a partire dalle conseguenze del conflitto ucraino in ambito economico, energetico e alimentare che stanno investendo tutti e stanno senza dubbio colpendo in maniera preponderante i Paesi in via di sviluppo”.
“L’anno scorso a Roma nessuno avrebbe pensato che si sarebbe arrivati a questo, con la guerra, la crisi alimentare e l’emergenza energetica. Ma non abbiamo permesso a nessuno di intimidirci. Abbiamo reagito e abbiamo continuato a lavorare insieme” le parole del presidente del Consiglio durante il suo intervento. “Non solo su energia e cibo, ma anche su tante altre sfide: la difesa dell’ambiente, il contrasto ai cambiamenti climatici, infrastrutture più efficienti, un’istruzione di qualità, assistenza sanitaria per tutti. Le generazioni future meritano un mondo migliore e tutti noi abbiamo il dovere di lavorare in questa direzione”, sottlinea Meloni.
“La guerra in Ucraina ha certamente contribuito ad aggravare la crisi energetica globale. Ma ha finalmente posto in evidenza i tanti errori commessi, almeno dall’inizio del Millennio, nelle politiche energetiche e nei rapporti tra Paesi produttori e Paesi consumatori” sottolinea l’inquilina di Palazzo Chigi. “L’Italia, insieme all’Ue – spiega Meloni -, sta intervenendo per fare fronte alla spropositata e sproporzionata crescita dei prezzi dell’energia, per aumentare la produzione nazionale e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Tutto questo riducendo la sua eccessiva dipendenza dalla Russia. Altri Paesi hanno maggiori difficoltà nel farlo e vanno sostenuti”. “Dal dramma della crisi energetica può emergere, per paradosso, anche l’opportunità di rendere il mondo più sostenibile e costruire un mercato più equilibrato, nel quale gli speculatori abbiano meno influenza e i Paesi fornitori abbiano meno opportunità di usare l’energia come un’arma contro altri Paesi”, conclude la premier.
“Questione alimentare è priorità”
“La questione alimentare deve essere la nostra principale priorità. Nelle regioni più vulnerabili la malnutrizione sta peggiorando e diverse popolazioni rischiano la fame. L’Italia nutre forti preoccupazioni per i suoi vicini della sponda sud del Mediterraneo“. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla prima sessione plenaria del G20 incentrata sul tema del ‘Food and Energy Security’. “Il Nord Africa è fragile e dipende dalle importazioni per far fronte al suo fabbisogno alimentare – ha ricordato -. È per questo che abbiamo avviato, sin dalla scorsa estate, il Rome Mediterranean Dialogue on the Food Crisis. con l’ambizione di adottare iniziative comuni per aumentare la sicurezza alimentare nella regione. In questo contesto – ha quindi aggiunto Meloni -, le esportazioni di grano dall’Ucraina rimangono cruciali. L’Italia sostiene gli sforzi della comunità internazionale per assicurare che il flusso di grano attraverso il Bosforo continui e sostiene altre iniziative simili, come le ‘Solidarity Lanes’ dell’Unione europea”.
Incontro Meloni-Biden
È terminato il bilaterale tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Secondo quanto si apprende da fonti italiane il colloquio, che si è svolto a margine dei lavori del G20 di Bali, è durato quasi un’ora. Meloni e Biden si erano già sentiti telefonicamente lo scorso 26 ottobre.
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