Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea Schinas

Si cerca una mediazione in Europa sul tema migranti. Il nuovo piano d’azione per il Mediterraneo centrale “è comunque un lavoro importante soprattutto perché dà una lettura positiva della politica migratoria dell’Ue agli occhi degli estremisti, dei populisti e degli xenofobi, che hanno usato l’Ocean Viking per attaccare l’Europa. E noi abbiamo trovato una risposta, due settimane dopo, ma l’abbiamo data”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, nella conferenza stampa al termine del Consiglio straordinario Ue Interni, a proposito della questione migranti scoppiata nell’Ue.

Con il piano, “se dovessero verificarsi di nuovo” casi come quello dell’Ocean Viking, “ci sarebbe un nuovo automatismo, la crisi Ocean Vikings, è stata un po’ un’improvvisazione. Abbiamo 20 azioni specifiche, abbiamo un accordo politico importante, tutti si impegnano a lavorare perché non si ripeta una situazione del genere. Non è la soluzione definitiva, quella sarà il Patto quando ci sarà”.

“Dobbiamo proteggere le nostre frontiere esterne. E dobbiamo rimandare indietro coloro che non hanno diritto all’asilo e stare sotto l’ombrello legale dell’Unione europea. Non vedo questi principi come contraddittori. Alcuni hanno cercato di proiettare questi obiettivi come contraddittori. Non credo che questo sia il caso”. “L’Europa rimarrà sempre una destinazione d’asilo per coloro che fuggono da guerre e persecuzioni – sottolinea il commissario -. Questo è ciò che ci definisce europei, questo è lo stile di vita europeo. Questo è ciò che rappresentiamo. Ma allo stesso tempo per avere una politica migratoria europea dobbiamo combattere i trafficanti”.

“No Far West”

Per noi, per me, le Ong, le operazioni delle Ong non sono un argomento tabù non è qualcosa che non dovrebbe essere discusso perché stiamo parlando della vita delle persone. E penso anche che le operazioni nel Mediterraneo e altrove non possano funzionare in una situazione di Wild Far West in cui tutti fanno qualsiasi cosa e va bene. Abbiamo bisogno di un po’ di ordine” ha detto Schinas.”Abbiamo bisogno di un quadro di cooperazione. Abbiamo bisogno di un dialogo tra gli Stati membri interessati e le Ong. Abbiamo bisogno di impegno. Abbiamo bisogno di un sistema ordinato. E penso che questo sia possibile”, ha aggiunto.

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