L'accusa per lui era di "guerra contro Dio", "moharebeh"
L’Iran ha dichiarato giovedì di aver giustiziato un prigioniero condannato per un crimine presumibilmente commesso durante le proteste in corso nel Paese. L’agenzia di stampa iraniana Mizan ha riferito dell’esecuzione: l’uomo è stato accusato di aver bloccato una strada e di aver attaccato un membro delle forze di sicurezza con un’arma da taglio a Teheran. Il suo nome sarebbe Mohsen Shekari. Dopo l’esecuzione, la televisione di Stato iraniana ha mandato in onda un pacchetto di immagini tagliato dalla stessa TV e secondo Ap “pesantemente editato”, che mostra l’aula del tribunale e parti della discussione del caso di Shekari. Mizan ha detto che Shekari è stato arrestato il 25 settembre e poi condannato il 20 novembre con l’accusa di “moharebeh”, una parola in farsi che significa “fare guerra a Dio”. Questa accusa comporta la pena di morte.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata