Armando Barucco, in un'intervista a ma.laPresse.it

“La promozione culturale è una priorità per l’Ambasciata, il Consolato e l’Istituto Italiano di Cultura”, ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Armando Barucco, in un’intervista a ma.laPresse.it. Lo dimostrerebbe l’organizzazione di diverse attività culturali promosse dall’Ambasciata d’Italia in Marocco. Il diplomatico italiano cita a questo proposito la realizzazione nel 2022 di una serie di iniziative in campo culturale. Quest’anno, ha detto, “abbiamo realizzato decine di iniziative in tutti i campi: design, rassegne cinematografiche, spettacoli di danza, concerti, video-mapping, gastronomia, ecc”.

Tra gli eventi citati dall’Ambasciatore, la produzione di ‘Norma’ lo scorso giugno a Rabat, in collaborazione con la Fondazione Tenore, l’Orchestra Filarmonica Marocchina e il Teatro Massimo di Palermo. Un’iniziativa che Armando Barucco definisce “una grande sfida” in quanto “l’opera italiana mancava in Marocco da 20 anni”. Secondo lui, l’Ambasciata è “riuscita a vincere questa sfida grazie alla forza dei partenariati istituiti con il Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione e con le principali entità culturali marocchine”.

L’ambasciatore ritiene che la cooperazione sia “un elemento fondamentale per garantire una presenza capillare sul territorio”. “Per noi è un onore poter lavorare con enti come l’OPM, la Fondazione Ali Zaoua e la Fondazione Hiba. Il risultato è un programma di qualità, aperto e collaborativo nei confronti del territorio”, aggiunge il diplomatico italiano.

Oltre a questo evento, l’Ambasciatore cita anche l’organizzazione della ‘Settimana della musica italiana’ che si sta concludendo, con concerti organizzati a Rabat, Fez, Marrakech e Casablanca.

Anche l’anno 2023 si preannuncia ricco di programmi culturali. Secondo Armando Barucco, è previsto un programma continuo in tutte le principali città del Marocco. “L’obiettivo è quello di offrire al pubblico più ampio possibile il meglio delle ultime produzioni, ma anche i grandi classici della cultura italiana. Soprattutto, l’opera”, conclude.

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