È la dichiarazione ufficiale di Doha inviata via mail a Politico.eu
Secondo gli osservatori, potrebbe trattarsi dello scandalo di corruzione “più grave”, “più scioccante”, “più eclatante” che abbia colpito Bruxelles negli ultimi anni.
Una serie di perquisizioni effettuate dalla polizia federale belga ha portato alla cattura di cinque persone che, a detta degli inquirenti, hanno commesso “presunti reati di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro”. Le perquisizioni hanno permesso di trovare 600.000 euro in contanti, oltre a telefoni e computer.
Inizialmente, i colpevoli non erano nomi importanti per gli standard di Bruxelles: un ex membro del Parlamento europeo, alcuni assistenti parlamentari e un dirigente sindacale, tutti presumibilmente al soldo del Qatar, che ospita la Coppa del Mondo. Ma a quale scopo? Alcuni si sono chiesti se, se le accuse erano vere, Doha avesse davvero fatto un investimento intelligente.
Secondo la polizia federale belga, Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo e strenua sostenitrice di Doha, è stata arrestata dalla polizia. Il caso riguarda anche una ONG che, fino a poco tempo fa, annoverava tra i suoi membri del consiglio di amministrazione alcuni dei più grandi luminari della politica di sinistra.
Pieno rispetto leggi internazionali
“Lo Stato del Qatar respinge categoricamente qualsiasi tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta. Ogni associazione del governo catariota con le denunce segnalate è privo di fondamento e gravemente disiformato. Lo stato del Qatar lavora attraverso l’impegno da istituzione a istituzione e opera nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti internazionali”, ha dichiarato un funzionario di Doha in una messaggio ufficiale inviato via e-mail a Politico.eu.
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— POLITICOEurope (@POLITICOEurope) December 11, 2022
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