Scandalo Ue, Schinas: “Indignato, serve organismo etico”

Il videpresidente della Commissione europea nel resoconto al Collegio dei commissari

Anche il videpresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, si esprime sul caso Qatargate che ha travolto l’Ue. Ha parlato del fatto che in questi giorni c’era da “non essere orgogliosi” del Parlamento europeo, proponendo un “organismo etico” per le istitusioni europee.

“Visto che in questi giorni ci riuniamo in questo Parlamento, come ex eurodeputato io stesso, ma anche come cittadino europeo, vorrei che questa casa rimanesse un baluardo della democrazia europea, qualcosa di cui tutti gli europei possano essere orgogliosi. E questa settimana, non sono stato orgoglioso. C’era indignazione e frustrazione e, francamente, tutto giustificato”, ha detto Schinas, nel resoconto del Collegio dei commissari.

“Mi fa piacere che il parlamento abbia già preso provvedimenti immediati contro chi è indagato e si stia impegnando a fondo per riconquistare la fiducia persa. Ricordiamo che la Commissione ha già proposto un registro per la trasparenza obbligatorio per tutte le istituzioni dell’Ue già nel 2016. Ci sono voluti cinque anni perché parlamento e consiglio lo accettassero. E come Commissione siamo ancora l’unica istituzione che applica la regola del divieto di registrazione e di riunione. Questo non è abbastanza. La Commissione proporrà inoltre, come ha annunciato ieri la presidente, un organismo etico per tutte le istituzioni europee“. “Ero alla cerimonia di apertura (dei Mondiali in Qatar 2022) come rappresentante della Commissione, è stato il primo evento sportivo globale post pandemia e l’Europa non poteva mancare in quell’occasione. Quindi da vicepresidente con delega anche alle politiche sportive. Ero lì in piena trasparenza. Ho avuto discussioni con i nostri capi delle Federazioni calcistiche europee nazionali”.

“Punto numero due su tutte le mie dichiarazioni pubbliche, tutte le mie dichiarazioni pubbliche, non un solo giorno o una sola volta che sono stato in Qatar durante tutto l’anno. Tutte le mie dichiarazioni pubbliche sul Qatar, ognuna è completamente compatibile al 100% con la politica della commissione”, ha continuato il commissario rispodnendo a una domanda su un suo tweet che elogiava i progressi del Qatar.

Regali da Doha? “Un pallone e cioccolatini”

“Ho ricevuto un pallone, una scatola di cioccolatini – penso di averli lasciati entrambi all’autista che stava guidando dallo stadio – e credo qualche gadget dei Mondiali tutti sotto la soglia consentita nel registro dei commissari” ha detto ancora Schinas. “E per avere il quadro completo ho dato anche ai ministri del governo o ai miei conoscenti ben noti regali di lusso dal servizio di protocollo della Commissione. Sapete, una candela e un fermacarte, così avete il quadro completo in termini chiari e semplici”, ha aggiunto.