La donna ha 97 anni: la sentenza del tribunale di Itzehoe
È stata condannata a due anni con la condizionale in Germania una donna di 97 anni accusata di complicità in omicidio per il suo ruolo di segretaria del comandante delle SS del campo di concentramento di Stutthof, vicino l’attuale città polacca di Danzica, durante la Seconda Guerra Mondiale. La sentenza emessa dal tribunale di Itzehoe, nel nord della Germania, a carico di Irmgard Furchner, questo il nome della donna, è in linea con quanto era stato chiesto dai pubblici ministeri. Per la donna l’accusa è di aver fatto parte dell’apparato che aiutava il funzionamento del campo, precisamente di aver “aiutato e favorito i responsabili del campo nell’uccisione sistematica delle persone imprigionate tra il giugno 1943 e l’aprile 1945 nella sua funzione di stenografa e dattilografa nell’ufficio del comandante del campo”. Gli avvocati della difesa, invece, avevano chiesto l’assoluzione della loro cliente sostenendo che le prove non hanno dimostrato al di là di ogni dubbio che Furchner fosse a conoscenza delle uccisioni sistematiche nel campo, il che significa che non c’era la prova dell’intenzione, come invece richiesto per la responsabilità penale. Nella sua arringa finale, Furchner aveva detto di essere dispiaciuta per quanto accaduto e di essersi pentita di essere stata a Stutthof in quel periodo.
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