Il ministro della Difesa russo: "Noi sempre aperti a colloqui di pace costruttivi"

La Russia ha in programma di stabilire basi navali nei porti di Mariupol e Berdyansk, città ucraine occupate dopo l’invasione iniziata il 24 febbraio. Lo ha detto il ministro della difesa di Mosca, Sergei Shoigu, al consiglio della Difesa cui ha partecipato anche il presidente russo Vladimir Putin: “Oggi i porti di Berdyansk e Mariupol sono pienamente operativi. Abbiamo in programma di stabilirvi basi navali di appoggio per navi da rifornimento, servizi di soccorso e unità di riparazione navale della Marina“. Shoigu ha anche sottolineato che il Mar d’Azov è tornato ad essere il mare interno della Russia, “come lo è stato per trecento anni di storia del nostro Paese”.

Nel suo intervento, come riporta l’agenzia di stampa Tass, Shoigu ha detto che la Russia è “sempre aperta a colloqui di pace costruttivi” ma criticato la presunta presenza di personale Nato nelle zone di combattimento: “Più di 500 veicoli statunitensi e della Nato operano nell’interesse delle forze armate dell’Ucraina, di cui oltre 70 sono militari”, ha detto. Ha infine affermato la necessità di ampliare il personale delle forze armate russe a 1,5 milioni di soldati dall’attuale milione, a cui però si aggiunge l’intenzione di modificare i limiti di età per il servizio di leva obbligatorio, da 18 a 21 anni. 

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