Manifestazione contro il divieto di frequentare l'università imposto dai talebani, fermati anche tre giornalisti
I talebani hanno arrestato 5 donne mentre partecipavano a una protesta a Kabul, in Afghanistan, contro il divieto per le donne di frequentare l’università. Lo riporta la Bbc, aggiungendo che anche tre giornalisti sono stati arrestati e che pare che proteste si siano tenute anche nella provincia di Takhar.
Il nuovo divieto è stato applicato con effetto immediato dal ministro dell’Istruzione superiore martedì, con l’ordine alle università pubbliche e private di impedire alle donne di frequentare i corsi.
Ministro Istruzione: “Divieto per evitare mescolanze”
Il ministro dell’Istruzione superiore del governo talebano, Nida Mohammad Nadim, ha rotto il silenzio sulla sua decisione di mettere al bando le donne dalle università. Nadim ha dichiarato di aver emesso il decreto all’inizio della settimana per evitare la mescolanza dei generi nelle università e perché ritiene che alcune materie insegnate violino i principi dell’Islam.
In un’intervista alla televisione afghana, Nadim ha reagito alla diffusa condanna internazionale, anche da parte di Paesi a maggioranza musulmana come Arabia Saudita, Turchia e Qatar. Nadim ha affermato che gli stranieri dovrebbero smettere di interferire negli affari interni dell’Afghanistan. Ex governatore di provincia, capo della polizia e comandante militare, Nadim è stato nominato ministro a ottobre dal leader supremo dei talebani e in precedenza si era impegnato per eliminare la scuola laica. Si oppone all’istruzione femminile, affermando che è contraria ai valori islamici e afghani.
“Bando donne da università potrebbe essere rivisto dopo”
Al momento in Afghanistan le università saranno chiuse alle donne, ma il divieto potrebbe essere rivisto in un secondo momento. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione superiore del governo talebano, Nida Mohammad Nadim, rompendo il silenzio sulla sua decisione di mettere al bando le donne dalle università, in un’intervista alla televisione afghana.
G7: “Discriminazione donne è crimine contro umanità”
I ministri degli Esteri del G7, a seguito di una riunione virtuale, hanno chiesto ai talebani di annullare il divieto imposto alle donne di frequentare l’università, avvertendo che “la persecuzione di genere potrebbe costituire un crimine contro l’umanità”. “Le politiche dei talebani mirate a cancellare le donne dalla vita pubblica avranno conseguenze su come i nostri Paesi si relazionano con i talebani”, afferma il G7, che include Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
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