Prima la lite con Greta Thunberg, poi l’arresto in Romania per tratta di esseri umani e stupro. L’ex kickboxer americano-britannico Andrew Tate e suo fratello sono stati arrestati giovedì 30 dicembre, poche ore dopo che lo stesso ex atleta, diventato influencer, aveva avuto un provocatorio scambio di battute sui social con la giovane attivista per il clima.
Secondo il comunicato diffuso dalla Direzione per le indagini sulla criminalità organizzata e il terrorismo della Romania i fratelli, insieme a due cittadini rumeni, “costituivano un gruppo criminale organizzato per commettere sul territorio della Romania, ma anche di altri paesi, come il Stati Uniti d’America e Gran Bretagna, il reato di tratta di esseri umani” attraverso il cosiddetto “metodo ‘loverboy’“, ovvero attirando le vittime con l’illusione di una relazione sentimentale per poi portarle nel distretto di Ilfov, in Romania, dove “esercitando atti di violenza fisica e coercizione mentale” attraverso “intimidazioni, sorveglianza costante e controllo” sono state “sfruttate sessualmente dai membri del gruppo” e “costrette a compiere atti allo scopo di produrre e diffondere attraverso piattaforme di social media materiale pornografico”. Finora “sono state identificate 6 vittime che sono state sfruttate sessualmente dal gruppo criminale organizzato”.