Capodanno, dalla guerra in Ucraina alla Croazia in Schengen: il 2022

Tutti i fatti che hanno segnato il mondo nel 2022

Il 2022 è l’anno in cui la guerra è tornata nel cuore dell’Europa. Il mondo era in lenta uscita e ripresa dalla pandemia di Covid-19 all’inizio del 2022 quando l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio ha sconvolto la vita di milioni di ucraini, ha fatto a pezzi il senso di sicurezza dell’Europa, stravolto la mappa geopolitica che si conosceva fino a quel momento e scosso l’economia globale, facendo schizzare alle stelle i prezzi dell’energia, inasprendo la crisi migratoria globale e complicando gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico. È anche l’anno dell’addio alla regina Elisabetta II, morta l’8 settembre a 96 anni lasciando il trono al figlio Carlo, ora Carlo III, in un anno in cui il Regno Unito è stato guidato da 3 premier in altrettanti mesi, Boris Johnson travolto dallo scandalo del ‘partygate’, Liz Truss e Rishi Sunak. Ed è l’anno dell’esplodere delle proteste anti-governative in Iran a seguito della morte della giovane Mahsa Amini in custodia della cosiddetta ‘polizia morale’, dopo l’arresto per non avere indossato bene il velo, con l’italiana Alessia Piperno, arrestata il 28 settembre in Iran, che è stata rilasciata a novembre. Sul palcoscenico globale la Cina, che ha dovuto affrontare proteste insolitamente massicce contro la politica ‘zero Covid’, si è ritagliata un possibile ruolo di peso nel dialogo con Mosca ed è stata protagonista di un momento di altissima tensione con gli Usa in relazione a Taiwan, dopo la visita di Nancy Pelosi a Taipei. Mentre la Turchia di Recep Tayyip Erdogan si è posta come mediatrice per l’accordo sul grano. Gli Stati Uniti sono stati invece segnati dall’abolizione del diritto costituzionale federale all’aborto, con il ribaltamento della sentenza Roe-Wade della Corte suprema. Alle elezioni di Midterm i Dem di Joe Biden hanno mantenuto il controllo del Senato e perso quello della Camera, ma ‘l’onda rossa’ repubblicana promessa da Trump non c’è stata. Il 2022 è anche l’anno della riconferma di Emmanuel Macron all’Eliseo battendo Marine Le Pen e del ritorno di Lula in Brasile, che ha battuto Jair Bolsonaro e assumerà la presidenza a gennaio. Quanto al Medioriente, il 2022 è l’anno dell’uccisione della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh durante un’operazione a Jenin e del ritorno al potere di Bejamin Netanyahu, nonché dell’uccisione di due leader di seguito dell’Isis, entrambi in Siria.

GENNAIO

CAPODANNO IN FESTA A TIMES SQUARE DOPO COVID – Il 2022 si apre con l’immagine emblematica di Capodanno a Times Square a New York, con la piazza piena di gente in festa, mentre l’anno prima era rimasta vuota per via delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19. Tuttavia la variante Omicron, rilevata a fine 2021, continuava a diffondersi.

FEBBRAIO

LA RUSSIA INVADE L’UCRAINAIl 24 febbraio del 2022, prima dell’alba, la Russia attacca l’Ucraina. Al contrario delle aspettative, secondo cui le forze di Mosca avrebbero potuto rapidamente prevalere, l’Ucraina ha opposto una strenua resistenza. I russi si sono ritirati dalla regione di Kiev ad aprile, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e orrori come quelli documentati dalle immagini di Bucha. L’Ucraina e i suoi alleati denunciano possibili crimini di guerra. A Mariupol, nel sud del Paese, l’assedio è durato tre mesi e si è concluso a maggio dopo la resa degli ultimi combattenti che erano rimasti nell’acciaieria Azovstal. La guerra ha riportato alla memoria le dinamiche della Guerra fredda con Russia da una parte e Occidente dall’altra, spingendo Svezia e Finlandia a chiedere l’adesione alla Nato e i Paesi dell’Alleanza a mandare aiuti militari all’Europa dell’est. Con l’avvicinarsi dell’inverno la Russia di Putin ha iniziato a prendere di mira le infrastrutture energetiche, lasciando gran parte degli ucraini al buio e al gelo. A novembre l’esercito ucraino ha costretto le forze russe a lasciare la città meridionale di Kherson, una vittoria che ha risollevato il morale di Kiev. Intanto le democrazie occidentali hanno imposto pesanti sanzioni alla Russia.

MARZO

BOMBARDATO TEATRO MARIUPOL USATO COME RIFUGIO – Il 16 marzo un attacco aereo russo colpisce il teatro di Mariupol, che era usato come rifugio. Secondo un’indagine condotta da Associated Press, sono circa 600 le persone rimaste uccise in quell’attacco, e non 300 come si riteneva in un primo momento.

APRILE

FRANCIA, MACRON DI NUOVO PRESIDENTE – Il 24 aprile, nel ballottaggio delle elezioni presidenziali, Emmanuel Macron viene riconfermato all’Eliseo per altri 5 anni, battendo la leader dell’estrema destra Marine Le Pen. Tuttavia nelle legislative tenutesi pochi mesi dopo, a giugno, gli elettori non ascoltano l’appello di Macron a dargli una maggioranza ‘forte e chiara’ e il presidente perde la maggioranza assoluta in Parlamento, mentre si registra un avanzamento della coalizione Nupes guidata da Jean-Luc Mélénchon e del Rassemblement National

GLI ORRORI DI BUCHA – Man mano che i russi si ritirano dalla regione di Kiev emergono gli orrori. Ne diventa simbolo Bucha, sobborgo di Kiev, le cui immagini scatenano indignazione internazionale e appelli a indagini per crimini di guerra.

MIGRANTI: ACCORDO GB-RUANDA SU ESPULSIONI – Il Canale della Manica è diventato nel 2022 un punto sempre più cruciale per le migrazioni. Il governo conservatore britannico firma per questo a metà aprile un accordo con il Ruanda per espellere nel Paese africano le persone che arrivano da questa rotta. I critici hanno definito questa soluzione disumana e impraticabile e hanno lanciato una sfida legale.

MAGGIO

UCCISIONE DELLA GIORNALISTA PALESTINESE SHIREEN ABU AKLEH – L’11 maggio la giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, volto di Al-Jazeera, viene uccisa mentre era in servizio durante un raid militare israeliano a Jenin, in Cisgiordania.

USA, SPARATORIA A SCUOLA A UVALDE, IN TEXAS – Il 24 maggio 19 studenti e 2 insegnanti vengono uccisi nella sparatoria avvenuta nella Robb Elementary School di Uvalde, in Texas. L’assalitore, identificato come Salvador Ramos, è rimasto all’interno della scuola per più di un’ora prima che le forze dell’ordine entrassero in un’aula e lo uccidessero. Ramos ha sparato anche a sua nonna prima di recarsi nella scuola. Si è trattato della sparatoria in una scuola con più vittime dal 2012, quando 26 bambini e adulti furono uccisi alla Sandy Hook Elementary School di Newtown, in Connecticut.

GIUGNO

NEGLI USA RIBALTATA LA STORICA SENTENZA PRO ABORTO ROE-WADE – Il 24 giugno la Corte Suprema Usa rovescia la sentenza Roe v. Wade, stabilendo che negli Stati Uniti non esiste più un diritto costituzionale federale all’aborto. La decisione ribalta quasi 50 anni di precedenti. In futuro, i diritti all’aborto saranno stabiliti dai singoli Stati Usa, a meno che il Congresso non intervenga. Il voto è stato di 5-4 a favore del rovesciamento della Roe-Wade ed è stato reso possibile da una solida maggioranza conservatrice. Una bozza della decisione era trapelata a maggio, portando l’aborto alla ribalta del discorso politico e dando il via a un’ondata di proteste.

LUGLIO

GIAPPONE, ASSASSINATO L’EX PREMIER SHINZO ABE – L’8 luglio l’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe viene assassinato durante un comizio a Nara, in Giappone. Abe, 67 anni, è stato il primo ministro rimasto in carica per più tempo, dal 2006 al 2007 e di nuovo dal 2012 al 2020, prima di dimettersi per motivi di salute.

ACCORDO SUL GRANO – Il 22 luglio a Istanbul viene firmato un accordo sul grano che impegna Ucraina e Russia, per consentire alle navi di grano di lasciare i porti ucraini del Mar Nero. La firma dell’intesa, raggiunta con la mediazione dell’Onu, avviene alla presenza del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e del segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres.

FINISCE L’ERA JOHNSON – Nel Regno Unito il 2022 verrà ricordato come l’anno dei tre premier. Mesi di scandali hanno portato alla fine dell’era di Boris Johnson, che è stato estromesso dal suo stesso partito conservatore a luglio. Per sostituirlo, i Tories hanno scelto Liz Truss, il cui pacchetto di tagli fiscali non finanziati ha spaventato i mercati finanziari e fatto tremare l’economia, portandola alle dimissioni dopo solo 6 settimane. Le è subentrato Rishi Sunak, primo premier di colore del Regno Unito, entrato in carica il 25 ottobre.

AGOSTO

CRISI DI TAIWAN – La presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi, si reca in visita a Taiwan il 2 e 3 agosto e incontra la presidente Tsai Ing-wen, scatenando tensioni con la Cina. Era la prima volta in 25 anni che uno speaker della Camera degli Stati Uniti si recava in visita a Taiwan.

8 AGOSTO, PERQUISITA RESIDENZA TRUMP A MAR-A- LAGO – L’8 agosto l’Fbi effettua una perquisizione nella residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida, nell’ambito dell’indagine del dipartimento della Giustizia Usa sulla gestione di documenti riservati da parte dell’ex presidente repubblicano. Il dipartimento di Giustizia ha riferito che sono stati recuperati più di 320 documenti riservati e a novembre il procuratore generale Merrick Garland ha nominato uno ‘special counsel’ per supervisionare le indagini penali sulla conservazione dei documenti e sulla rivolta del 6 gennaio. Trump ha negato qualsiasi illecito e ha cercato di presentare le indagini come politicamente motivate.

OPERAZIONE DI ISRAELE A GAZA – Il 5 agosto Israele lancia nella Striscia di Gaza un’operazione militare contro il gruppo militante Jihad islamica denominata ‘Breaking Dawn’, a cui il gruppo risponde con lanci di razzi. Decine di militanti palestinesi e civili vengono uccisi durante le ostilità, prima del ripristino del cessate il fuoco.

SALMAN RUSHDIE ACCOLTELLATO A NEW YORK – Il 12 agosto l’autore Salman Rushdie viene accoltellato più volte prima di una conferenza che doveva tenere alla Chautauqua Institution di Chautauqua, New York. Secondo un’intervista rilasciata dal suo agente a un giornale spagnolo, di cui riferisce la Cnn, Rushdie ha perso la vista da un occhio e una mano è ‘inabile’ in seguito all’attacco. Hadi Matar, l’uomo sospettato di aver accoltellato Rushdie, si è dichiarato non colpevole di tentato omicidio di secondo grado e aggressione di secondo grado.

SETTEMBRE

MUORE LA REGINA ELISABETTA II – L’8 settembre del 2002 la regina Elisabetta II muore, all’età di 96 anni, nel castello di Balmoral in Scozia. Solo tre mesi prima, a giugno, era stato celebrato il Giubileo di Platino, cioè i suoi 70 anni sul trono. Milioni di persone sono accorse a Balmoral per dare un saluto alla monarca e assistere all’ultimo viaggio verso Londra. Qui, poi, a migliaia si sono messi in fila per vedere la bara esposta nella Westminster Hall. A prendere le redini del regno è il figlio Carlo, che sale al trono con il nome di Carlo III. La sua incoronazione è in programma per il 6 maggio 2023. Secondo il Daily Mail Harry e Meghan saranno invitati alla cerimonia nonostante il recente polverone scatenato dal documentario Netflix su di loro.

IRAN, SCOPPIANO LE PROTESTE DOPO LA MORTE DI MAHSA AMINI IN CUSTODIA. ARRESTATA L’ITALIANA ALESSIA PIPERNO, POI RILASCIATA – In Iran scoppiano proteste anti-governative a seguito della morte il 16 settembre della 22enne Mahsa Amini in custodia della ‘polizia morale’, che l’aveva arrestata per non avere indossato correttamente il velo. In questo contesto è stata arrestata il 28 settembre la travel blogger italiana Alessia Piperno, poi rilasciata il 10 novembre e rientrata in Italia. Le manifestazioni vanno ancora avanti e Teheran ha adottato il pugno duro, con centinaia di arresti e manifestanti condannati alla pena di morte. Secondo gli attivisti sono almeno una decina i manifestanti condannati a morte in processi a porte chiuse.

PUTIN ANNETTE 4 REGIONI UCRAINE – Il 30 settembre il presidente russo Vladimir Putin, in una cerimonia al Cremlino, firma l’annessione unilaterale delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, a seguito di ‘referendum’ sull’adesione alla Russia orchestrati da Mosca nelle regioni stesse. Dopo i ‘referendum farsa’ e ‘l’annessione illegale’ l’Ue adotta un nuovo pacchetto di sanzioni.

OTTOBRE

IN BRASILE IL RITORNO DI LULA – Luz Inacio Lula da Silva è stato eletto in Brasile nelle elezioni presidenziali (il 2 e il 30 ottobre), che si sono configurate come uno scontro fra titani: l’ex presidente di sinistra, che si insedierà nuovamente il 1° gennaio, ha battuto il capo di Stato uscente Jair Bolsonaro, di estrema destra. La quarta democrazia più grande del mondo torna a un governo di sinistra dopo quattro anni di politica di estrema destra guidata da un presidente, Bolsonaro appunto, che è stato criticato per aver sfidato le istituzioni democratiche, per la sua gestione della pandemia di Covid-19 (che nel Paese ha ucciso quasi 700mila persone) e per una ripresa economica che deve ancora essere avvertita dalle fasce più povere.

ATTACCO AL PONTE IN CRIMEA – L’8 ottobre un’esplosione avviene sul ponte di Kerch in Crimea, il più lungo d’Europa e rotta chiave per le forniture delle forze russe in Ucraina, e provoca il crollo in mare di parte di una sezione e il danneggiamento della linea ferroviaria.

IN CINA XI JINPING OTTIENE IL 3° MANDATO A GUIDA PCC – Il 23 ottobre, a conclusione del XX Congresso del Partito comunista cinese (Pcc), il presidente Xi Jinping riceve un terzo mandato da segretario generale del partito stesso. La Costituzione del Paese era stata modificata quattro anni fa per abolire i limiti di mandato, aprendo la strada a Xi per rimanere al potere a tempo indeterminato.

NOVEMBRE

NIENTE ‘ONDA ROSSA’ ALLE ELEZIONI MIDTERM. TRUMP SI RICANDIDA PER IL 2024 – L’8 novembre nelle elezioni di Midterm non si è concretizzata ‘l’onda rossa’ repubblicana promessa da Donald Trump. I democratici del presidente Usa Joe Biden sono riusciti a mantenere il controllo del Senato e hanno perso quello della Camera. Pochi giorni dopo Trump ha annunciato la sua ricandidatura per la Casa Bianca in vista delle elezioni presidenziali del 2024.

MIGRANTI, SCONTRO FRANCIA-ITALIA SU OCEAN VIKING – Scontro tra Francia e Italia sulla nave Ocean Viking. Il 10 novembre il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, annuncia che la nave con oltre 200 migranti a bordo potrà approdare il giorno dopo al porto di Tolone, a seguito del rifiuto dell’Italia ad accoglierla. Parigi accusa l’Italia di non essersi comportata da Stato responsabile e annuncia la sospensione del ricollocamento di 3.500 rifugiati dall’Italia e il rafforzamento dei controlli al confine.

IL RITORNO DI NETANYAHU – Il 13 novembre il presidente israeliano, Isaac Herzog, in una cerimonia a Gerusalemme ha conferito a Benjamin Netanyahu il mandato per formare un nuovo governo a seguito delle elezioni del 1° novembre. Netanyahu ha formato il nuovo governo, che sarà probabilmente il più a destra della storia di Israele. Nel 1996 Netanyahu era diventato il primo ministro israeliano più giovane di sempre ed era rimasto in carica fino al 1999. Aveva poi guidato il governo israeliano per una seconda volta dal 2009 al 2021.

IN ARGENTINA MUORE HEBE DE BONAFINI, LEADER DELLE MADRES DE PLAZA DE MAYO – Il 20 novembre è morta a 93 anni Hebe de Bonafini, tra le donne che fondarono l’associazione delle Madres de Plaza de Mayo in Argentina nel 1977.

PROTESTE IN CINA CONTRO LE MISURE ANTI-COVID – Il 29 novembre, a seguito di massicce proteste scoppiate in Cina contro la politica ‘zero Covid’, le autorità sanitarie promettono di correggere le misure di controllo anti-Covid per ridurre il loro impatto sulle vite delle persone. Successivamente vengono man mano alleviate diverse restrizioni, con un successivo considerevole aumento di contagi: secondo il Financial Times, le autorità cinesi stimano che circa 250 milioni di persone, pari al 18% della popolazione, siano state contagiate dal Covid-19 nei primi 20 giorni di dicembre.

IL G20 DI BALI CONDANNA GUERRA RUSSIA IN UCRAINA NONOSTANTE DIVISIONI – ‘La maggior parte dei membri’ del G20 ‘ha condannato con forza la guerra in Ucraina, sottolineando che sta causando immense sofferenze umane e aggravando le fragilità esistenti nell’economia globale’. La dichiarazione finale del G20 conclusosi a Bali, in Indonesia, è degna di nota: il gruppo delle 20 principali economie mondiali è riuscito a esprimere una forte denuncia della guerra in Ucraina, pur evidenziando le divisioni al suo interno, visto che include non solo la Russia, ma anche Paesi come Cina e India che hanno significativi legami commerciali con Mosca.

LA COP27 DI SHARM EL-SHEIKH APPROVA IL FONDO ‘LOSS & DAMAGE’ – L’approvazione del documento finale della Cop27 di Sharm El-Sheikh, in Egitto, segna un passo avanti con l’approvazione del fondo ‘loss & damage’ per i Paesi più a rischio di fronte al cambiamento climatico e il salvataggio dell’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius rispetto all’epoca preindustriale, ma anche una diffusa delusione per gli sforzi ritenuti da più parti insufficienti per limitare l’impiego dei combustibili fossili e per la mitigazione del clima.

DICEMBRE

RUSSIA LIBERA LA STAR DEL BASKET USA GRINER IN CAMBIO DEL RILASCIO DEL ‘MERCANTE DI MORTE’ – La cestista statunitense Brittney Griner in cambio del trafficante d’armi russo Viktor Bout: è uno scambio di prigionieri di alto livello quello avvenuto l’8 dicembre fra Stati Uniti e Russia. Da una parte la star del basket Usa Griner, che era stata arrestata all’aeroporto di Mosca pochi giorni prima dell’invasione russa dell’Ucraina, dopo essere stata fermata con l’accusa di detenzione di cartucce per sigarette elettroniche contenenti cannabis. Dall’altra, la liberazione da parte di Washington di colui che è noto come ‘mercante di morte’, Bout, al quale si è ispirato il film di Hollywood ‘Lord of war’ con Nicolas Cage.

IL QATARGATE SI ABBATTE SUL PARLAMENTO EUROPEO – A Bruxelles esplode il cosiddetto ‘Qatargate’, nell’ambito del quale vengono effettuati fermi e perquisizioni che coinvolgono l’Europarlamento. Gli inquirenti sospettano che il Qatar abbia provato a comprare influenza politica al Parlamento europeo con soldi e regali. I fermati sono l’ex eurodeputato Antonio Panzeri, il suo assistente Francesco Giorgi, la compagna di quest’ultimo Eva Kaili che è stata destituita da vice presidente dell’Europarlamento e Niccolò Figà Talamanca, segretario della Ong ‘No Peace Without Justice’. Le indagini proseguono e potrebbero allargarsi.

LA CROAZIA NELL’AREA SCHENGEN DAL 1° GENNAIO – L’8 dicembre la presidenza di turno dell’Ue comunica che alla Croazia è stato dato il via libera per entrare a far parte dell’area Schengen dal 1° gennaio 2023. La cosiddetta area Schengen comprende 26 Paesi, 22 stati dell’Ue, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.