Il giornale satirico di Parigi ha pubblicato alcune caricature della Guida suprema Ali Khamenei, il 7 gennaio del 2015 la redazione fu vittima di un attentato di Al-Qaeda in cui morirono 12 giornalisti
Il governo iraniano chiude l’Istituto francese di ricerca in Iran (IFRI) a seguito della pubblicazione delle vignette sulla Guida suprema Ali Khamenei da parte del giornale satirico francese Charlie Hebdo. Lo annuncia il ministero degli Esteri iraniano con un comunicato pubblicato sul suo sito, in cui si dice che si tratta del “primo passo”.
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— Charlie Hebdo (@Charlie_Hebdo_) January 4, 2023
Ieri il settimanale Charlie Hebdo ha pubblicato un’edizione speciale dedicata alle proteste in Iran che contiene diverse caricature dell’ayatollah Khamenei, un numero con il quale il giornale ha voluto ricordare l’anniversario dell’attentato di Al-Qaeda di cui fu vittima il 7 gennaio del 2015, quando un commando armato fece irruzione in redazione provocando 12 morti. “L’atto ingiurioso e indecente di una testata francese nel pubblicare vignette contro le autorità religiose e politiche non sarà efficace senza una risposta decisa”, aveva replicato ieri il ministro degli esteri iraniano Hossein Amir Abdullahian, e successivamente era stato convocato l’ambasciatore francese presso la Repubblica islamica dell’Iran, Nicolas Roche.
Hackerato sito settimanale Charlie Hebdo, aperta inchiesta
Il sito web del settimanale satirico francese ‘Charlie Hebdo’ è stato hackerato. Lo riporta Europe 1 aggiungendo che è stata aperta un’inchiesta, affidata alla Dgsi (Direzione generale della sicurezza interna). Ieri il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatore francese presso la Repubblica islamica dell’Iran, Nicolas Roche, dopo la pubblicazione delle vignette della rivista satirica Charlie Hebdo su Khamenei. Per lo stesso motivo oggi il governo iraniano ha chiuso l’Istituto francese di ricerca in Iran (IFRI).
Minacce a Charlie Hebdo, vigilanza per vignettista italiano
Minacce via social al settimanale satirico francese Charlie Hebdo e subito predisposti “servizi di vigilanza” e “per la sicurezza” di Paolo Lombardi, il vignettista italiano della provincia di Arezzo comparso sul numero speciale del settimanale dedicato alle proteste in Iran. Fonti della Prefettura e Questura di Arezzo riferiscono a LaPresse tuttavia che “non risulta alcuna minaccia personale nei confronti di Lombardi e che nessuna denuncia è stata sporta alle forze dell’ordine”. I tentativi di intimidazione si riferiscono specificatamente a Charlie Hebdo. Per questo motivo è stato innalzato il livello di attenzione, ma prima che vengano presi provvedimenti ulteriori (a titolo di esempio una pattuglia sotto casa h24 o una scorta) sarà necessaria la convocazione da parte del prefetto di Arezzo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per un confronto con tutti gli attori che si occupano di ordine pubblico sul territorio.
Lombardi ha vinto un concorso internazionale per artisti il cui tema era creare una caricatura dell’Ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema iraniana. La sua vignetta, selezionata fra circa 300 partecipanti, è stata publbicata sulla prima pagina del giornale, oggetto di attentato terroristico il 7 gennaio 2015 a Parigi.
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