È salito a 49 il bilancio delle vittime in poco più di un mese di disordini

La morte di un sedicenne colpito da un proiettile durante le proteste ha fatto salire a 49 il bilancio delle vittime in poco più di un mese di disordini in Perù, dopo la cacciata del presidente Pedro Castillo. Tra le vittime c’è anche un agente di polizia che è stato attaccato e bruciato vivo da un gruppo di manifestanti. L’Ufficio del Difensore civico ha dichiarato che ci sono state mobilitazioni, scioperi e blocchi stradali in 35 province, la maggior parte delle quali nelle regioni meridionali del Paese andino. A Lima, centinaia di persone hanno marciato nel centro della città chiedendo le dimissioni della presidente Dina Boluarte, la chiusura del Congresso ed elezioni immediate. Altri hanno reclamato la liberazione di Castillo, che rimane ancora in carcere.

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