Per il leader di Mosca le regioni annesse sono storicamente russe

La Russia non ha iniziato le ostilità in Ucraina, ma sta cercando di porvi fine, vanno avanti dal 2014“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con i rappresentanti dell’industria aeronautica. Lo riporta la Tass. “Voglio ripeterlo: non abbiamo iniziato alcuna ostilità, stiamo cercando di porvi fine. Queste ostilità sono state lanciate dai nazionalisti in Ucraina e da coloro che le hanno sostenute nel 2014, quando è stato effettuato il colpo di stato, tutto è iniziato con questo, dopodiché sono seguiti gli eventi in Crimea e nel Donbass”, ha aggiunto. 

“Era inevitabile che alcuni settori incontrassero difficoltà, ma abbiamo contrastato efficacemente le minacce che ci sono state poste nel campo dell’economia“. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un incontro con i rappresentanti dell’industria aeronautica. Lo riporta Ria Novosti. “Quest’anno, secondo tutti gli indicatori, ci si aspetta una piccola, crescita, non solo da noi, ma anche dalle istituzioni internazionali”, aggiunge. 

Le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, le regioni di Zaporizhzhia e Kherson sono “regioni storicamente russe“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una riunione del consiglio di sorveglianza dell’Agenzia per le iniziative strategiche (Asi), come riporta Tass. Le quattro regioni annesse dalla Russia sono solo “limitatamente nuove”, ha sottolineato Putin, “perché lo sappiamo bene dalla storia, queste sono regioni russe”. 

Le aziende straniere che hanno lasciato la Russia stanno subendo grosse perdite“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante una riunione del Consiglio di vigilanza dell’Agenzia per le iniziative strategiche, secondo quanto riporta Ria Novosti. “Oggi, molte di loro, come sapete, stanno lasciando il nostro mercato sotto la pressione dei loro governi, beh, auguri”, ha detto Putin, sottolineando che “a causa dell’abbandono del mercato russo, subiscono enormi perdite”. Putin ha affermato che le aziende occidentali si pentono di aver lasciato il Paese. “Molti di loro, lo so personalmente, lo fanno senza alcun piacere”, ha aggiunto. 

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