Kiev annuncia un accordo ormai praticamente raggiunto con il Regno Unito, ma da Londra arriva una frenata

La questione delle armi a lungo raggio e dei caccia per l’Ucraina è stata risolta. Maggiori dettagli in seguito“. Lo annuncia in un messaggio via Telegram il capo dell’ufficio di presidenza Ucraina Andriy Yermak.

Londra: “Invio caccia a Kiev non ancora deciso” 

Il Regno Unito non ha “ancora deciso” sulla possibilità di inviare caccia da combattimento all’Ucraina. Lo ha affermato un portavoce di Dowining Street a Pa News, come riporta il Guardian. “In primo luogo non abbiamo preso una decisione in termini di fornitura di jet”, ha spiegato il portavoce, aggiungendo che “il Regno Unito è in procinto di fornire carri armati Challenger e ha fornito anche armamenti con capacità a lungo raggio”.”Prendiamo queste decisioni con attenzione. Siamo consapevoli dei potenziali rischi di escalation”, ha aggiunto. “Fino a oggi siamo convinti che l’approccio che stiamo adottando sia il modo migliore e più rapido per aiutare l’Ucraina a porre fine a questa guerra, che è ovviamente nell’interesse di tutti. Ed è la Russia che continua a intraprendere un’escalation con il bombardamento di civili e continua la sua guerra illegale in Ucraina”, ha detto il portavoce. 

Wallace: “Non dobbiamo inviare caccia per forza ma nulla è escluso”

In Ucraina “non dobbiamo per forza mandare i caccia. Per ora ci siamo detti di iniziare ad addestrare i piloti, ma non dobbiamo escludere nulla. Un anno fa ci chiedevamo se mandare qualche arma, mentre ora si parla di carri armati e di aerei”. Lo ha detto il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, durante la conferenza stampa a Villa Madama al termine dell’incontro bilaterale dei ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Regno Unito. 

Kiev: “Consegna carri o aerei non è coinvolgimento in guerra”

“Qualsiasi fornitura di armi, inclusi missili a lungo raggio, vari aerei e veicoli corazzati, non è un segno di coinvolgimento diretto dei Paesi donatori nel conflitto né legalmente né praticamente”. Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La Russia è l’unico promotore della guerra di aggressione. L’Ucraina sta difendendo da sola il proprio territorio”, ha aggiunto.

Medvedev: “Russia costruirà e rinnoverà migliaia di tank”

“La Russia ha in programma la costruzione e l’ammodernamento di migliaia di carri armati”, mentre l’Ucraina “implora per avere armi dall’estero”. Lo ha annunciato Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, secondo quanto riporta la Tass. “Ieri, come sappiamo, il nostro avversario chiedeva, implorando, aerei, missili, carri armati mentre era all’estero. Cosa dobbiamo fare in risposta: è chiaro che in questo caso è naturale per noi aumentare la produzione di vari tipi di armi ed equipaggiamenti militari, compresi i carri armati moderni”, ha detto Medvedev durante una visita a Omsk. “Stiamo parlando della produzione e dell’ammodernamento di migliaia di carri armati”, ha proseguito Medvedev, sottolineando che questo compito deriva dalle decisioni prese dal presidente russo Vladimir Putin. 

Crosetto: “Attacco russo può avere recrudescenza in prossimi giorni” 

“Stiamo cooperando con l’Ucraina per aiutarla a difendersi davanti a un attacco che nei prossimi giorni potrebbe avere una recrudescenza”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la conferenza stampa a Villa Madama al termine dell’incontro bilaterale dei ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Regno Unito. 

Crosetto: “Verifichiamo possibilità invio aiuti tipi specifici di Difesa” 

Per quanto riguarda i prossimi passi in Ucraina “stiamo verificando la possibilità di inviare aiuti che ci vengono chiesti, soprattutto per la popolazione civile e tipologie specifiche di Difesa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la conferenza stampa a Villa Madama al termine dell’incontro bilaterale dei ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Regno Unito. 

 Crosetto: “Decreto aiuti già in Gazzetta, no altri passaggi in Aula”

“Il decreto aiuti è stato mandato al Copasir e pubblicato in Gazzetta ufficiale. Non ha bisogno di altri passaggi parlamentari”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la conferenza stampa a Villa Madama al termine dell’incontro bilaterale dei ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Regno Unito.

Tajani: “Non ci sentiamo esclusi ma protagonisti”

In merito alla questione Ucraina “non ci sentiamo affatto esclusi. Il presidente del Consiglio incontrerà oggi il presidente Zelensky, noi ci sentiamo protagonisti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la conferenza stampa a Villa Madama al termine dell’incontro bilaterale dei ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Regno Unito. Tajani ha poi precisato che l’Italia “non è in guerra con il popolo russo” ed è “un grande Paese portatore di pace e stabilità”. 

Cnn: “Russia ha perso metà dei suoi tank”

La Russia ha potenzialmente perso fino alla metà di tutta la sua flotta di carri armati operativi dall’inizio della guerra in Ucraina. È quanto risulta dalle informazioni raccolte dal gruppo di monitoraggio Oryx, secondo quanto riporta la Cnn. Oryx ha raccolto prove visive delle perdite di equipaggiamenti militare in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, e questa settimana il gruppo ha riferito di aver verificato la perdita di mille carri armati russi durante la guerra, aggiungendo che 544 carri armati russi sono stati catturati dalle forze ucraine, 79 danneggiati e 65 abbandonati.

Questo bilancio non include le perdite che Oryx non è stato in grado di confermare visivamente, ha dichiarato Jakub Janovsky, un analista militare che contribuisce al blog di Oryx, stimando che il bilancio effettivo potrebbe essere più vicino ai 2mila carri armati. “La Russia ha iniziato la guerra con circa 3mila carri armati operativi, quindi c’è una buona probabilità che la Russia abbia perso la metà dei suoi carri armati utilizzabili”, ha detto Janovsky, citato da Cnn.

Putin: “Regioni annesse sono storicamente russe”

Le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, le regioni di Zaporizhzhia e Kherson sono “regioni storicamente russe”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una riunione del consiglio di sorveglianza dell’Agenzia per le iniziative strategiche (Asi), come riporta Tass. Le quattro regioni annesse dalla Russia sono solo “limitatamente nuove”, ha sottolineato Putin, “perché lo sappiamo bene dalla storia, queste sono regioni russe”. 

Zelensky: “Putin un drago affamato, difficile fermarlo”

“Non puoi fermare Putin, perché è un drago che ha bisogno di mangiare. Per soddisfare il suo appetito gli dai una terra dopo l’altra, o almeno dei pezzi. Ma nel mondo di oggi né i confini, né gli oceani fermeranno i russi. Ne sono assolutamente sicuro”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Der Spiegel. In merito alla necessità dell’Ucraina di ricevere aiuti militari, come i carri armati, “significa solo che siamo tutti uniti contro l’aggressione russa”. “E domani non saranno solo i carri armati. Saranno aerei o qualcos’altro.Una volta che i russi avranno raggiunto il tuo confine, dovrai sacrificare la vita della tua gente. Ecco perché ciò che l’Ucraina sta facendo oggi aiuta anche gli altri Paesi”, ha detto Zelensky. 

Il presidente ucraino ha poi commentato i timori di alcuni Paesi per una possibile escalation legata alla consegna di armi a Kiev. “I russi sono i principali responsabili dell’escalation. Hanno torturato, ucciso e seppellito persone vive. Sapevo dai libri che c’era questo tipo di atrocità, uccisioni di massa. Ma non potevo immaginare che accadesse di nuovo nel mondo di oggi. Se Putin vince questa guerra, farà lo stesso altrove”, ha detto Zelensky. 

Cremlino: “Occidente sta silenziando indagine su Nord Stream”

L’Occidente sta mettendo a tacere le indagini internazionali sugli attacchi al Nord Stream. È quanto ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. Peskov ha fatto riferimento all’articolo del giornalista americano Seymour Hersh, secondo cui ci sarebbero gli Stati Uniti dietro l’incidente al Nord Stream. “Questo materiale dovrebbe provocare un’accelerazione delle indagini internazionali. Ma ciò che vediamo è l’opposto, ovvero il tentativo di far fallire tacitamente l’indagine internazionale”, ha detto Peskov. 

Razov contro Crosetto: “Demonizza la Russia”

La visione del ministro italiano della Difesa Guido Crosetto si basa “su scenari apocalittici costruiti sulla demonizzazione della Russia”. Con queste parole in un’intervista a Ria Novosti, l’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov ha commentato le parole di Crosetto, secondo cui l’arrivo di carri armati russi a Kiev e vicino ai confini dell’Europa darebbe il via a una Terza guerra mondiale. “In generale non credo che valga la pena di parlare di Terza guerra mondiale al ministro della Guerra del Paese che ha avuto un ruolo di primo piano nello scoppio della Seconda guerra mondiale”, ha aggiunto Razov.

Crosetto: “Parole Razov? Non ho tempo di occuparmene”

“Mi occupo di Difesa del Paese, non ho tempo di occuparmi di relazioni diplomatiche”. Lo ha detto, in merito alle ultime esternazioni dell’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, il ministro della Difesa Guido Crosetto, durante la conferenza stampa a Villa Madama al termine dell’incontro bilaterale dei ministri degli Esteri e della Difesa di Italia e Regno Unito. 

Isw: “Russi hanno lanciato grande offensiva nel Lugansk”

L’esercito russo hanno lanciato un’offensiva su larga scala nella regione del Lugansk. Lo afferma l’istituto per lo studio della guerra (Isw), think thank statunitense, riportato da Ukrainska Pravda. Gli analisti hanno notato che il ritmo delle operazioni russe lungo la linea Svatovo-Kremennaya nella regione del Lugansk occidentale è aumentato notevolmente nell’ultima settimana e fonti russe affermano che le truppe di Mosca stanno attaccando le linee difensive ucraine e stanno facendo piccoli progressi lungo il confine tra Kharkiv e il Lugansk, in particolare a nord-ovest di Svatovo, vicino a Kupyansk, e ad ovest di Kremennaya. L’istituto ha però sottolineato che l’offensiva russa nella regione non ha ancora preso pieno slancio. 

A Zaporizhzhia la situazione della centrale resta molto instabile

“La situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia “purtroppo continua ad essere molto fragile e instabile”. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, dopo i colloqui a Mosca con il capo di Rosatom, Alexei Likhachev. “Faccio un esempio – ha aggiunto – oggi doveva avvenire un’altra rotazione del nostro personale. Purtroppo, questo non è stato possibile a causa della situazione nella regione dove si sono registrate forti esplosioni”. 

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