Chiuso spazio aereo nel raggio di 200 chilometri
L’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo, in Russia, ha temporaneamente sospeso tutti i voli e chiuso lo spazio aereo per poi riattivarsi poco dopo. Lo stop e la chiusura dello spazio aereo in un raggio di 200 chilometri intorno all’aeroporto stesso si pensava fosse dovuta all’individuazione in aria di un oggetto non identificato, come potrebbe essere un drone. Ma la spiegazione potrebbe essere differente.
L’ipotesi esercitazione
Nell’ovest della Russia si è svolta oggi un’esercitazione aerea, con il coinvolgimento di caccia, per addestramento sull’intercettazione di eventuali intrusi e interazione con enti civili. Lo riferisce il ministero della Difesa russo, citato dalle agenzie di stampa russe. “Il 28 febbraio le forze responsabili della difesa aerea in servizio nella zona occidentale hanno condotto una sessione di addestramento sull’interazione con le autorità civili di controllo del traffico aereo”, riferisce il ministero. Il dicastero non fa esplicito riferimento alla chiusura dello spazio aereo di stamattina su San Pietroburgo ma le agenzie mettono in relazione le cose, ricordando che oggi per circa due ore l’aeroporto Pulkovo dnon ha fatto atterrare né decollare aerei e che successivamente lo spazio aereo sulla città è stato riaperto e tutte le restrizione temporanee sono state annullate.
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