Un nuovo bombardamento all'alba ha ucciso tre persone. Kiev: Oltre 150mila soldati di Mosca uccisi da inizio guerra
Continuano i bombardamenti russi in Ucraina nel 372esimo giorno di guerra. Questa mattina tre persone sono state uccise in un attacco missilistico lanciato dalle forze armate russe su Zaporizhzhia. Almeno 11 invece i feriti. Lo ha riferito il sindaco ad interim della città, Anatoly Kurtev.
“Questa notte gli occupanti hanno colpito il centro di Zaporizhzhia, un condominio. Purtroppo ci sono morti e feriti. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono in corso. Lo stato terrorista vuole trasformare ogni giorno per il nostro popolo in un giorno di terrore. Ma il male non regnerà nella nostra terra. Cacceremo tutti gli occupanti e saranno sicuramente ritenuti responsabili di tutto”, ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Mosca: “Niente incontro Lavrov-Blinken per posizione Usa”
In occasione del G20 dei ministri degli Esteri a Bali, in India, non si incontreranno il segretario di Stato americano Antony Blinken e il suo omologo russo Sergei Lavrov. La portavoce di Lavrov, Maria Zakharova, ha dichiarato che la motivazione è la posizione degli Stati Uniti sul conflitto: “A mio avviso, la posizione degli Stati Uniti è stata indicata in modo chiaro e molto tempo. Sono a favore dell’escalation dei conflitti in tutto il mondo e la diplomazia, purtroppo, è apparentemente relegata in secondo piano“.
Lavrov ha invece incontrato il ministro degli esteri cinese Qin Gang, esprimendo fiducia sulla “continuità e sull’avanzamento progressivo dei rapporti in tutte le aree concordate dai leader, comprese le sfere commerciali ed economiche, culturali”. “Abbiamo piani di vasta portata per lo sviluppo della cooperazione bilaterale e, naturalmente, una ricca agenda di politica estera, dato il ruolo di Russia e Cina come fattore stabilizzante nel sistema delle relazioni internazionali”, ha aggiunto Lavrov. Un incontro dopo il quale, spiega una nota del ministero degli Esteri russo, i due Paesi hanno espresso “unanime opposizione ai tentativi di ingerenza negli affari interni di altri Paesi e di imporre approcci unilaterali attraverso ricatti e minacce”.
Il ministro degli Esteri russo è tornato inoltre a parlare delle esplosioni nel gasdotto Nord Stream. Nella riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri del G20, riporta Ria Novosti, ha dichiarato: “Siamo scioccati dal sabotaggio impunito contro i gasdotti Nord Stream nell’area di responsabilità della Nato e dell’Ue. Insistiamo su un’indagine onesta e tempestiva su questo atto di terrorismo che coinvolge la Russia e altre parti interessate”. Ha però anche criticato l’agenda del meeting: “Vorrei scusarmi con la presidenza indiana e i colleghi dei paesi del Sud del mondo per il comportamento indecente di alcune delegazioni occidentali, che hanno trasformato il lavoro sull’agenda del G20 in una farsa nel tentativo di scaricare la responsabilità dei fallimenti nella politica economica ad altri, in primo luogo alla Russia”.
Accuse all’Occidente anche con riferimento all’accordo sul grano. “L’Occidente seppellisce spudoratamente l’accordo sul grano avviato dal Segretario generale delle Nazioni Unite”, ha detto. Secondo Lavrov “ci sono evidenti ostacoli all’esportazione di prodotti agricoli russi in tutto il mondo, indipendentemente da come l’Ue cerchi di convincere tutti del contrario”.
Baerbock a Lavrov: “Russia deve fermare questa guerra”
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, in occasione del vertice del G20 in India, ha invitato la Russia a porre fine alla guerra di aggressione contro l’Ucraina rivolgendosi direttamente a Lavrov. “Fermate questa guerra. Fermate la violazione del nostro ordine internazionale. Fermate i bombardamenti delle città e dei civili ucraini”, ha affermato Baerbock, come riportano i media tedeschi.”È un bene che lei sia qui in sala ad ascoltare“, ha detto Baerbock al ministro russo. “Fermate la guerra. Non tra un mese o un anno, ma oggi“, ha affermato ancora la ministra tedesca, secondo cui non c’è posto al mondo “dove la guerra russa avrebbe conseguenze positive”.
Kiev: Oltre 150mila soldati russi uccisi da inizio guerra
Supera quota 150mila il numero di soldati russi morti in Ucraina dall’inizio del conflitto. Lo rendono noto le forze armate di Kiev che, nel loro ultimo aggiornamento, parlano di 150.605 militari di Mosca uccisi.
Premier Moldova: “Russia non ha risorse per invaderci”
“La Russia non ha risorse sufficienti per intensificare l’escalation ed è anche chiaro che non può invadere la Moldova con mezzi militari“. Lo ha detto il premier di Chisinau, Dorin Recean, in un’intervista alla tv nazionale rumena riportata da Ukrainska Pravda. “Abbiamo un potenziale sufficiente per far fronte a una possibile escalation in Transnistria. E la regione della Transnistria, come noi, lotta per la pace e la stabilità”, aggiunge. Secondo Recean “la Russia sta conducendo una guerra ibrida: molta propaganda, disinformazione, promozione di certe narrazioni a favore della guerra. Ma sono sicuro che non ci riusciranno. Tutte queste ondate sono più una guerra dell’informazione che il reale stato delle cose“.
Scholz alla Cina: “Non consegnate armi alla Russia”
“Il messaggio per Pechino è chiaro: deve usare la propria influenza per chiedere alla Russia di ritirare le proprie truppe e non deve consegnare armi a Mosca“. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo discorso al Bundestag dopo un anno dalla ‘svolta epocale’ annunciata all’indomani della guerra in Ucraina. Scholz ha sottolineato che è positivo che la Cina si sia espressa “contro l’uso di armi nucleari”. Ha aggiunto che il presidente russo Vladimir Putin “non è pronto per parlare di una pace giusta. Non ci sono segnali in questo momento”, prima di ribadire: “Non può e non ci sarà un accordo di pace sulle teste degli ucraini“. Secondo Scholz, un cessate il fuoco basato sulle condizioni russe sarebbe una pace dettata e non una vera opzione. E, a un anno dall’annuncio della destinazione del 2% del Pil tedesco alla Difesa, ha detto che “quanto promesso il 27 febbraio 2022 è valido ancora oggi”.
“Il nostro ordine di pace europeo è ben difeso. Il nostro ‘mai più’ significa che l’imperialismo di Putin non deve prevalere“, ha proseguito il cancelliere tedesco, prima di rivolgersi ai partecipanti di una manifestazione a Berlino contro le consegne di armi a Kiev. “Non crei la pace se dici ‘Mai più guerra!’ qui a Berlino. E, allo stesso tempo, chiedi che tutte le consegne di armi vengano interrotte”, ha affermato Scholz. “Perché sappiamo quale destino attende gli ucraini sotto l’occupazione russa. L’amore per la pace non significa sottomissione a un vicino più grande“, ha aggiunto.
Sullo stato delle trattative, Scholz ha spiegato: “Stiamo parlando con Kiev e altri partner su future garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Ma questi impegni di sicurezza presuppongono imperativamente che l’Ucraina si difenda con successo in questa guerra”. A riguardo ha definito “deludente che la Cina non fosse disposta a condannare l’attacco russo alla riunione dei ministri delle finanze del G20“, affermando poi che ci si potrebbe aspettare che Pechino parli anche con l’Ucraina e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Scholz ha inoltre promesso aiuti all’industria degli armamenti affinché possa avviare “la produzione continua di importanti armi, equipaggiamenti e munizioni“. “Ciò richiede contratti a lungo termine e acconti per costruire le capacità produttive”, ha detto il cancelliere, secondo cui c’è bisogno di un approvvigionamento rapido, pianificabile ed efficiente di armamenti per la Bundeswehr e altri eserciti europei.
Mosca: attacco Kiev in Bryansk, un morto
“I sabotatori ucraini hanno sparato contro un’auto in movimento nel distretto di Klimovsky nella regione di Bryansk. Un residente è stato ucciso, un bambino di dieci anni è rimasto ferito”. Lo ha detto il governatore della regione russa al confine con l’Ucraina, Alexander Bogomaz, tramite Telegram. Lo riporta la Tass. Secondo il governatore, il bambino è stato portato in ospedale. “Le forze armate della Federazione Russa stanno adottando tutte le misure necessarie per eliminare il gruppo di sabotaggio”, ha aggiunto. Inoltre il distretto di Klimovsky sarebbe stato attaccato dalle forze armate ucraine utilizzando un drone. “Un edificio residenziale nel villaggio di Sushany ha preso fuoco. I servizi di emergenza stanno lavorando sul posto”, ha scritto Bogomaz.
Secondo quanto riportano le agenzie russe, alcune persone sarebbero state prese in ostaggio in un negozio del villaggio di Lyubechan nella regione di Bryansk.
“Nel distretto di confine di Klimovsky della regione di Bryansk i Servizi di sicurezza della Russia e le forze del ministero della Difesa stanno adottando misure per distruggere i nazionalisti ucraini armati che hanno violato il confine di stato“, riporta una nota dell’Fsb.
Capo Wagner: “Soldati Kiev combattono ferocemente a Bakhmut”
L’esercito ucraino sta combattendo “ferocemente” nella battaglia per Bakhmut cercando di mantenere le posizioni “con tutte le sue forze”. È l’ammissione del capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. La notizia arriva tramite un messaggio audio su Telegram che la Cnn ha mandato in onda. “Decine di migliaia di soldati ucraini stanno respingendo ferocemente gli attacchi. Lo spargimento di sangue aumenta ogni giorno”, ha detto nella clip.
Mosca: “Se Washington farà test nucleari risponderemo”
“Non possiamo rimanere indifferenti a quanto sta accadendo. Se gli Stati Uniti decideranno di fare un simile passo e di essere i primi a condurre test nucleari, saremo costretti a rispondere adeguatamente“. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov intervenendo alla Conferenza sul disarmo a Ginevra. Lo riporta Ria Novosti.
Ryabkov ha proseguito così il suo discorso: “La minaccia strategica più acuta viene dalla linea degli Stati Uniti e della Nato per gonfiare ulteriormente il conflitto che hanno deliberatamente avviato in Ucraina e attorno ad essa. Il loro crescente coinvolgimento nello scontro armato rischia di portare a uno scontro militare diretto fra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche”.
007 Uk: “Aumento temperature favorisce Kiev a Bakhmut”
L’aumento delle temperature potrebbe favorire le forze ucraine nella difesa di Bakhmut. Lo riporta l’intelligence britannica nel suo report quotidiano. Questo infatti porterà a “condizioni di fango” che renderanno più difficili gli spostamenti delle truppe di Mosca che stanno tentando di avanzare.
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