Una commissione carceraria della California ha nuovamente negato la libertà vigilata a Sirhan Sirhan
Una commissione carceraria della California ha negato la libertà vigilata a Sirhan Sirhan, l’assassino di Robert Kennedy, stabilendo che il 78enne detenuto non ha ancora compreso cosa lo portò a sparare e uccidere nel 1968 il senatore e candidato alla presidenza. L’avvocato di Sirhan, Angela Berry, ha contestato la decisione, sostenendo che Sirhan ha mostrato piena consapevolezza del suo gesto e che gli psichiatri che lo hanno esaminato sostengono da anni come sia molto improbabile che possa nuovamente rappresentare un pericolo per la società.
Due anni fa, un’altra commissione aveva accettato le argomentazioni della Barry, dando la propria approvazione alla scarcerazione di Sirhan. Il provvedimento venne però bocciato dal governatore della California, Gavin Newson, che pose il suo veto.
Sirhan, di origini giordane, sparò a Kennedy pochi momenti dopo che il senatore rivendicò la vittoria nelle decisive primarie democratiche della California. Nella sparatoria all’interno dell’Ambassador Hotel di Los Angeles rimasero ferite altre cinque persone. Sirhan, al quale è già stata negata la scarcerazione in 15 precedenti tentativi, venne originariamente condannato a morte, ma la sentenza venne commutata in ergastolo, dopo che la Corte suprema della California abolì nel 1972 la pena di morte nello Stato.
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