Dichiarazione congiunta dopo la riunione a Malta: "Rinforzare i percorsi legali come mezzo per ridurre la migrazione irregolare"
I membri del Med5, l’associazione dei Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo, chiedono di rafforzare Frontex. “Una sorveglianza rafforzata delle frontiere sia marittime che terrestri, anche attraverso la sorveglianza aerea pre-frontaliera, è una componente essenziale della lotta degli Stati membri e dell’Unione europea contro il traffico di migranti e operazioni simili, oltre che per la prevenzione dell’attraversamento illegale delle frontiere, che richiede il sostegno di Frontex agli Stati membri alle frontiere esterne. Riteniamo che Frontex debba destinare maggiori risorse a questo compito, compresa la sorveglianza delle acque internazionali”, si legge nella dichiarazione congiunta dopo la riunione dei Med5 a Malta. Il gruppo include Italia, Cipro, Grecia, Malta e Spagna. “Più in generale, ribadiamo, in linea con le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 9 febbraio 2023, che devono essere messi a disposizione fondi e mezzi sostanziali dell’Ue per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture di protezione delle frontiere, dei mezzi di sorveglianza e delle attrezzature”, dice ancora la dichiarazione.
“Naufragio a Crotone è profondo dispiacere”
“Siamo profondamente dispiaciuti per il recente tragico incidente al largo delle coste calabresi. Dobbiamo intensificare gli sforzi per prevenire la migrazione irregolare, con l’obiettivo di evitare la perdita di vite umane in mare, così come l’abuso di migranti da parte dei contrabbandieri”, continua la dichiarazione congiunta parlando del naufragio di migranti di domenica scorsa nelle acque di Steccato di Cutro, nel crotonese. “Gli sforzi di prevenzione devono essere intrapresi in collaborazione con i Paesi di origine e di transito, anche con la Turchia attraverso l’attuazione della Dichiarazione congiunta del 2016”, prosegue: “Nell’ambito dei nostri sforzi per affrontare le cause profonde della migrazione e per creare partenariati globali e a lungo termine con i Paesi terzi, dovremmo anche rafforzare i percorsi legali come mezzo per ridurre la migrazione irregolare e promuovere canali di migrazione regolari, ordinati e sicuri, a beneficio di tutte le parti coinvolte”.
“Rimpatri pilastro della politica migratoria Ue”
“Sottolineiamo l’importanza dei rimpatri come pilastro fondamentale della politica migratoria dell’Unione. A questo proposito, ribadiamo la necessità di intensificare gli sforzi per il rimpatrio dei richiedenti asilo le cui richieste sono state respinte e di altri cittadini di Paesi terzi che non hanno il diritto legale di rimanere nell’Unione” europea, concludono i Paesi del Med5.
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