Proseguono le proteste dopo il drammatico incidente ferroviario, cinque arresti e sette agenti feriti

Ad Atene sono scoppiati scontri tra manifestanti e polizia, in seguito alle proteste scoppiate in Grecia dopo l’incidente ferroviario che ha causato la morte di 57 persone. Cinque persone sono state arrestate e sette agenti di polizia sono rimasti feriti quando un gruppo di oltre 200 persone mascherate e vestite di nero ha iniziato a lanciare pezzi di marmo, pietre, bottiglie e bombe incendiarie contro gli agenti, secondo quanto riferito dal dipartimento di polizia di Atene. La polizia ha risposto con un “uso limitato dei mezzi necessari e appropriati”, cioè gas lacrimogeni e granate stordenti, e ha inseguito i sospetti lungo le vie centrali della città. Secondo le autorità, alla protesta hanno partecipato circa 12.000 persone. Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis si è scusato per qualsiasi responsabilità del governo greco nell’incidente ferroviario più mortale della storia del Paese. La collisione a Tempe, 380 chilometri a nord di Atene, ha scioccato la nazione e ha evidenziato le carenze di sicurezza della piccola ma ormai troppo vecchia rete ferroviaria. Le ferrovie greche hanno sofferto a lungo di una cattiva gestione, con spese ingenti per progetti che alla fine sono stati abbandonati, come hanno riportato i media greci. Secondo le notizie che arrivano dalla Grecia, con la compagnia ferroviaria statale Hellenic Railways indebitata per miliardi di euro, i lavori di manutenzione sono stati rimandati.

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