Decine di persone radunate fuori dall'edificio del ministero degli Esteri dopo l'annuncio del piano di indennizzi

Decine di persone si sono radunate a Seul fuori dall’edificio del ministero degli Esteri sudcoreano per protestare contro un controverso piano di raccolta fondi per risarcire i coreani ridotti in schiavitù durante la Seconda guerra mondiale. Il piano riflette la determinazione del presidente sudcoreano conservatore Yoon Suk Yeol a ricucire i legami logori con il Giappone e a consolidare la cooperazione trilaterale in materia di sicurezza tra Seul, Tokyo e Washington per affrontare meglio le minacce nucleari della Corea del Nord. In precedenza, il ministro degli Esteri sudcoreano Park Jin ha dichiarato che le vittime sarebbero state risarcite attraverso una fondazione locale finanziata da donazioni civili. Il piano ha suscitato un’immediata reazione da parte degli ex lavoratori forzati e dei loro sostenitori, che hanno chiesto un risarcimento diretto alle aziende giapponesi.

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