Annunciato un piano per i cittadini ridotti in schiavitù durante la Seconda Guerra Mondiale: saranno risarciti tramite una fondazione locale e non direttamente dalle aziende nipponiche
La Corea del Sud ha annunciato lunedì un controverso piano per raccogliere fondi destinati a risarcire i cittadini che hanno vinto una serie di cause legali contro le società giapponesi che li hanno ridotti in schiavitù durante la Seconda Guerra Mondiale. Il piano riflette la determinazione del presidente conservatore sudcoreano Yoon Suk Yeol a ricucire i legami logori con il Giappone e consolidare una cooperazione di sicurezza trilaterale Seoul-Tokyo-Washington per far meglio fronte alle minacce nucleari della Corea del Nord. Ma il provvedimento ha scatenato una reazione immediata da parte degli ex lavoratori forzati e dei loro sostenitori, che hanno chiesto un risarcimento diretto alle aziende giapponesi.
Indennizzi finanziati dalle donazioni
Il ministro degli Esteri sudcoreano Park Jin ha dichiarato in una conferenza stampa televisiva che le vittime sarebbero state risarcite attraverso una fondazione locale che sarebbe stata finanziata da donazioni civili. Ha detto che la Corea del Sud e il Giappone si trovano in una “nuova finestra di opportunità” per superare i loro conflitti passati e costruire relazioni orientate al futuro. “E penso che questa sia l’ultima opportunità”, ha detto Park. “Io penso che dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Prevediamo che il bicchiere sarà ulteriormente riempito andando avanti sulla base della sincera risposta del Giappone”, ha aggiunto.
Giappone: “Il piano migliorerà i rapporti con Seul”
Il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha detto ai giornalisti che il Giappone “apprezza” l’annuncio della Corea del Sud e che spera che i legami politici, culturali ed economici tra i due paesi si approfondiscano d’ora in poi. Le controversie tra Corea e Giappone si sono intensificate dopo che la Corte Suprema di Seoul nel 2018 ha ordinato a due società giapponesi – Nippon Steel e Mitsubishi Heavy Industries – di risarcire gli ex lavoratori forzati coreani o i loro parenti. Il Giappone, che insiste che tutte le questioni relative ai risarcimenti in tempo di guerra siano state risolte in base al trattato del 1965, ha reagito duramente alle sentenze del 2018, imponendo controlli sulle esportazioni di sostanze chimiche vitali per l’industria dei semiconduttori della Corea del Sud nel 2019, citando il deterioramento dei rapporti bilaterali.
Biden “plaude” al nuovo capitolo di cooperazione tra i due Paesi
Il presidente americano Joe Biden ha salutato il piano di indennizzi varato dalla Corea del Sud per i cittadini vittime del militarismo giapponese come un nuovo capitolo di cooperazione e partenariato tra due dei più stretti alleati degli Stati Uniti e ha affermato di non vedere l’ora di rafforzare i legami trilaterali. Il presidente coreano Yoon e il primo ministro giapponese Fumio Kishida “stanno compiendo un passo fondamentale per forgiare un futuro per il popolo coreano e giapponese che sia più sicuro, più protetto e più prospero“, ha affermato Biden in una nota.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata