Si ritiene sia colpevole dell'uccisione del bambino: arrestato
L’uccisione di un ragazzo di 11 anni, ucciso nel corso di una sparatoria, ha portato alcuni residenti di Rosario, in Argentina, a distruggere diverse case utilizzate dai trafficanti di droga nella città. Le abitazioni, secondo gli abitanti della zona, sono state utilizzate come laboratori per la produzione di droga e gestite da un gruppo criminale, senza che la polizia facesse nulla. Amici e parenti del giovane Máximo Jerez, ucciso durante una festa di compleanno, hanno distrutto la casa di uno dei narcotrafficanti, che volevano poi linciare, ma la polizia lo ha arrestato e ha disperso i residenti con proiettili di gomma e gas lacrimogeni.
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