Sulle risoluzioni Onu sull'Ucraina spiega: "Presumiamo che l'adozione di questo tipo di risoluzione non favorisca la ricerca di una soluzione reciprocamente accettabile"
“Attualmente, il Kazakistan non sente né vede una minaccia da parte della Russia”. Così a LaPresse l’ambasciatore della Repubblica del Kazakistan in Italia, Yerbolat Sembayev. “Consideriamo le nostre relazioni con la Russia nel quadro di associazioni economiche e interstatali multilaterali, come l’Unione economica eurasiatica, la Comunità degli Stati indipendenti (CSI) e l’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (CSTO). Il Kazakistan ha storicamente stretto legami politici, economici e culturali con la Russia. Con il confine terrestre più lungo del mondo (7.591 km), intendiamo mantenere il livello di interazione commerciale ed economica con i nostri partner russi”, spiega l’ambasciatore. “Il Kazakistan – aggiunge – è uno Stato pacifico che ha volontariamente rinunciato a suo tempo al proprio arsenale nucleare e persegue con decisione la risoluzione pacifica delle questioni controverse nelle relazioni internazionali. Ribadiamo la necessità di una soluzione diplomatica del conflitto russo-ucraino basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi universalmente riconosciuti del diritto internazionale. Come è noto, nei primi giorni del conflitto, il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha avuto conversazioni telefoniche con i presidenti di Russia e Ucraina, esortando le parti a cercare soluzioni pacifiche al conflitto e ad avviare il processo negoziale. Purtroppo, l’attuale situazione internazionale è caratterizzata da un alto grado di volatilità e imprevedibilità. Stiamo parlando di sfide e minacce come la crisi di fiducia e la crescente conflittualità tra i diversi Stati, l’erosione dei principi fondamentali del diritto internazionale, l’aggravarsi della minaccia terroristica e della corsa agli armamenti, l’intensificarsi di guerre ibride e commerciali. Dopo la fine del conflitto, siamo anche interessati a ristabilire presto un’elevata dinamica di cooperazione ampia e reciprocamente vantaggiosa con l’Ucraina. Il conflitto militare tra questi due Paesi ha un effetto doloroso sul cuore del popolo kazako. Crediamo quindi sinceramente che Mosca e Kiev troveranno un modo per risolvere pacificamente le loro divergenze nel prossimo futuro”.
Il rapporto con il governo Meloni
“Come dimostrano i risultati degli ultimi anni, il nostro Paese ha collaborato con successo sotto il Governo di Mario Draghi e continua a espandere attivamente la cooperazione bilaterale con il Governo di Giorgia Meloni in diversi settori. Il Kazakistan e l’Italia sono pronti a lavorare per rafforzare ulteriormente la cooperazione reciprocamente vantaggiosa”, dice ancora Yerbolat Sembayev. “La Repubblica italiana è uno dei maggiori partner commerciali e di investimento del nostro Paese e il Kazakistan è un partner importante per l’Italia in Asia Centrale. L’anno scorso abbiamo celebrato i 30 anni delle nostre relazioni diplomatiche. In questi 30 anni, le relazioni tra il Kazakistan e l’Italia hanno raggiunto un livello senza precedenti. Abbiamo mantenuto un dialogo politico sostanziale e gli scambi commerciali reciproci sono in espansione. I nostri Paesi cooperano con successo all’interno di strutture multilaterali”, prosegue l’ambasciatore, “in 30 anni, gli investimenti italiani nell’economia del Kazakistan hanno superato i 15 miliardi di dollari. Stiamo sviluppando relazioni in settori quali l’energia, l’esplorazione e l’estrazione di risorse naturali, le costruzioni, le infrastrutture, i trasporti, le comunicazioni, l’agricoltura, la scienza e la tecnologia. Oltre 250 aziende a partecipazione italiana operano con successo in Kazakistan. Considerata la vicinanza di posizioni sui temi chiave dell’agenda internazionale, i due Paesi hanno instaurato rapporti di fiducia nell’ambito delle organizzazioni internazionali. Il Kazakistan e l’Italia sono favorevoli a rafforzare l’interazione tra i due Paesi sulla scena mondiale sulla base del principio del rispetto reciproco. La cooperazione interregionale si sta sviluppando in modo dinamico. Dal giugno di quest’anno, la compagnia italiana NEOS ha aperto un servizio aereo permanente tra le città di Milano e Almaty”. “Nella dimensione culturale e umanitaria – sottolinea Sembayev -, la cooperazione nel campo dell’istruzione, della biblioteconomia e della ricerca si sta espandendo. Nell’ambito del 175esimo anniversario di Abay Kunanbayev, sono state tradotte in italiano ‘Parole di esortazione’ e poesie del grande filosofo. Il Kazakistan e l’Italia sono uniti non solo dalla politica e dall’economia, ma anche dalla storia. In fondo, il primo portatore dello spirito di iconnettivitài fu il famoso mercante veneziano Marco Polo, che viaggiò attraverso la Grande steppa”.
Risoluzioni Onu
Il Kazakistan si è astenuto in occasione del voto della risoluzione ‘Principi alla base di una pace globale, equa e duratura in Ucraina‘ durante l’undicesima sessione speciale d’emergenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (22-24 febbraio), perché “presumiamo che l’adozione di questo tipo di risoluzione non favorisca la ricerca di una soluzione reciprocamente accettabile. La risoluzione adottata fa quindi riferimento a tutte le precedenti risoluzioni dell’undicesima sessione speciale d’emergenza dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che oltre al ritiro delle truppe dall’Ucraina prevedono l’istituzione di un meccanismo di riparazione internazionale, l’esclusione di Paesi da organizzazioni e strutture internazionali e altre disposizioni su cui la comunità internazionale non ha trovato un accordo. Il Kazakistan si è già astenuto dal votare tali risoluzioni, convinto che non contribuiscano alla comprensione reciproca tra le parti, ma esacerbino la crisi e approfondiscano le linee di divisione”, spiega l’ambasciatore della Repubblica del Kazakistan in Italia, Yerbolat Sembayev. “A questo proposito – sottolinea -, ribadiamo il forte impegno del Kazakistan per la soluzione diplomatica del conflitto sulla base della Carta delle Nazioni Unite e dei principi fondamentali del diritto internazionale. Sottolineiamo l’importanza di una ferma adesione a questi principi e richiamiamo la responsabilità degli Stati membri delle Nazioni Unite a sostenere e rispettare la sovranità e l’integrità territoriale degli Stati, il rispetto reciproco e la coesistenza pacifica. Il Kazakistan conferma la propria disponibilità a facilitare qualsiasi processo negoziale che porti a trovare soluzioni reciprocamente accettabili e ritiene che il conflitto militare tra Russia e Ucraina possa essere risolto solo in modo pacifico”.
Elezioni anticipate
“Lo svolgimento di elezioni parlamentari anticipate in Kazakistan è dettato dalla logica della riforma costituzionale, sostenuta dai cittadini del Paese con un referendum nazionale nel giugno 2022. Di conseguenza, il nostro Paese è passato a nuove regole, più eque e competitive, per la formazione del ramo rappresentativo del potere. Le premesse per queste elezioni sono state poste già nel marzo 2022, quando il presidente Kassym-Jomart Tokayev, nel suo discorso alla nazione, ha proposto un programma di riforme politiche radicali. In meno di un anno sono state create le condizioni per una reale competizione tra i partiti e i cittadini hanno avuto la possibilità di candidarsi alle elezioni parlamentari e dei maslikhat”, prosegue l’ambasciatore, a proposito delle elezioni anticipate del 19 marzo. “Ora il 70% dei deputati del Majilis (Camera bassa del Parlamento) – aggiunge – sarà eletto da liste di partito e il 30% da circoscrizioni uninominali. Anche le elezioni dei Maslikhat (organi di rappresentanza locale) delle regioni e delle città di importanza nazionale si terranno con un sistema elettorale misto. Nelle elezioni dei Maslikhat dei distretti e delle città di importanza regionale, i cittadini voteranno solo per i candidati dei distretti a mandato unico. Il nuovo modello di formazione dei Majilis e dei Maslikhat consentirà di tutelare appieno gli interessi degli elettori sia a livello nazionale che regionale, garantendo un’ampia gamma di opinioni negli organi rappresentativi del potere. Ciò creerà condizioni favorevoli all’ulteriore sviluppo della società civile. Siamo entrati in una nuova era di sviluppo in Kazakistan. Nel Paese è in corso un processo di rinnovamento dinamico e globale. Queste elezioni incarnano i cambiamenti in atto nella società e daranno un forte impulso all’ulteriore modernizzazione del nostro sistema politico. Oggi non sono molti i Paesi al mondo che realizzano trasformazioni di tale portata. Le elezioni dei Majilis e dei Maslikhat saranno la fase finale del riassetto delle istituzioni statali e daranno concretezza alla formula ‘Presidente forte – Parlamento influente – Governo responsabile'”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata