La titolare dell'Istruzione, Bettina Stark-Watzinger, è arrivata a Taipei. È la prima visita di un esponente del governo di Berlino dal 1997

La ministra dell’Istruzione tedesca, Bettina Stark-Watzinger, è arrivata a Taiwan per una visita ufficiale. La prima di un esponente del governo tedesco dal 1997. Il programma della visita di due giorni a Taipei prevede incontri con funzionari governativi e scienziati. “Per me è molto importante rafforzare ed espandere la cooperazione esistente nel campo della scienza, della ricerca e dell’istruzione”, ha affermato Stark-Watzinger al suo arrivo. I colloqui si concentreranno in particolare sui temi della ricerca sui semiconduttori, sull’idrogeno verde e sulla ricerca per le fonti di alimentazione. “Sono ugualmente importanti per la Germania e Taiwan e la base per la crescita e la prosperità”, ha spiegato ancora Stark-Watzinger, che incontrerà il ministro della Scienza e della tecnologia Tsung-Tsong Wu e il ministro del digitale Audrey Tang. L’ambasciata cinese a Berlino ha espresso il proprio “grande dispiacere” per il viaggio della ministra tedesca.

La nota di protesta di Pechino

La visita è stata formalmente criticata dalla Cina. Il ministero degli Esteri cinese ha consegnato una nota di protesta all’ambasciata di Pechino in Germania, come riportano i media tedeschi. L’ambasciata cinese aveva già espresso il proprio disappunto e “si era rivolta alle autorità tedesche competenti” per il viaggio di Stark-Watzinger a Taipei. “A questo punto chiediamo ancora una volta alla parte tedesca di aderire al principio della Cina unica senza scendere a compromessi“, ha affermato l’ambasciata di Pechino.

Pechino: “Atto oltraggioso”

Oltre alla nota di protesta inoltrata all’ambasciata cinese a Berlino, il governo di Pechino, tramite il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha espresso il proprio disappunto. Wang ha definito la visita un “atto oltraggioso”, esprimendo la “forte disapprovazione della Cina”. Il portavoce del ministero ha invitato il governo tedesco ad aderire al cosiddetto principio della Cina unica e a “smettere di interagire con le forze separatiste di Taiwan e inviare loro segnali sbagliati”. Wang Webin ha aggiunto: “Faremo tutto il necessario per difendere risolutamente la sovranità e l’integrità territoriale della Cina”.

 

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