La Gran Bretagna fornirà a Kiev proiettili perforanti con una componente di uranio impoverito. Ad annunciarlo è stata nel parlamento inglese Annabelle Goldie, membro della Camera dei Lord. Alla richiesta di informazioni da parte di un altro rappresentante, Raymond Jolif, Goldie ha risposto: “Oltre alla concessione di uno squadrone di carri armati principali Challenger 2 all’Ucraina, forniremo munizioni tra cui proiettili perforanti che contengono uranio impoverito. Tali proiettili sono molto efficaci per sconfiggere i moderni carri armati e veicoli corazzati“.
Dura la risposta da parte del presidente russo Vladimir Putin. “La Russia sarà costretta a reagire se l’Occidente inizierà a inviare armi con una componente nucleare”, ha detto il leader del Cremlino dopo l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping. Ha commentato la notizia anche la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. “Questi proiettili non solo uccidono, ma infettano l’ambiente e causano tumori nelle persone che vivono in queste terre“, ha scritto in un messaggio su Telegram, prima di aggiungere: “È ingenuo credere che solo coloro contro i quali verrà usato tutto questo diventeranno vittime. Quando si sveglieranno in Ucraina? I loro benefattori li stanno avvelenando“.
I proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole inviare all’Ucraina “non sono munizioni nucleari, sono munizioni puramente convenzionali”. Lo afferma il ministro degli Esteri britannico James Cleverley, come riporta il Guardian. “Quindi non c’è escalation nucleare. L’unico paese al mondo che parla di questioni nucleari è la Russia”, ha aggiunto Cleverley.
“La fornitura di proiettili all’uranio impoverito da Londra a Kiev sarà un ulteriore passo verso l’escalation”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Lo riporta la Tass. Secondo Lavrov la fornitura di proiettili con uranio impoverito a Kiev “ridurrà la capacità dell’Ucraina di produrre cibo di qualità”. Inoltre Mosca “sarà costretta a rispondere tenendo conto della dottrina militare della Federazione Russa”.
In un’intervista al canale russo Rossiya-1, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha detto che una possibile fornitura di munizioni all’uranio impoverito da parte del Regno Unito all’Ucraina finirebbe male per Londra. Lo riporta l’agenzia Tass. Secondo Lavrov, con questa fornitura, Londra dimostrerà la sua disponibilità ad assumersi “non solo rischi, ma violazioni del diritto internazionale umanitario“.
Con la possibile fornitura di proiettili con uranio impoverito dal Regno Unito all’Ucraina “ci sono sempre meno passaggi” per uno scontro nucleare. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, come riporta l’agenzia Tass.
“Consideriamo i piani ufficialmente confermati dal Ministero della Difesa britannico di trasferire all’Ucraina proiettili all’uranio impoverito come un passo gravido di rischi di ulteriore escalation del conflitto. La radioattività, l’alta tossicità e la cancerogenicità di tali armi sono ben note”. Lo afferma in una nota l’ambasciata russa nel Regno Unito, come riporta l’agenzia Tass. “Mettiamo in guardia Londra dall’attraversare un’altra linea pericolosa nel suo desiderio maniacale di ottenere la sconfitta della Russia”, si legge nella nota.
La fornitura di munizioni all’uranio impoverito all’Ucraina, “se il Regno Unito deciderà di farlo”, porterà a una “tragedia globale che colpirà principalmente l’Europa”. Lo ha detto il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin. Lo riporta la Tass. Il politico russo ha ricordato come Washington abbia usato “proiettili simili in Jugoslavia e Iraq, che hanno portato alla contaminazione dell’area, nonché a un forte aumento del cancro tra le persone”. Secondo Volodin “è necessario capire che il passo successivo alla fornitura di munizioni con uranio impoverito potrebbe essere l’uso di una bomba sporca da parte del regime di Kiev. O l’uso di armi nucleari tattiche”. La conclusione di Volodin è che “Washington e i suoi satelliti” stiano “facendo di tutto perché la ‘guerra all’ultimo ucraino’ diventi una ‘guerra all’ultimo europeo'”.
La decisione del Regno Unito di inviare proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina “di fatto può autorizzare implicitamente la Russia a usare armamenti più potenti di quelli che sta utilizzando ora, e questo potrebbe mettere in discussione il futuro dell’Europa”. Così a LaPresse Domenico Leggiero, presidente dell’Osservatorio militare e dell’Associazione vittime dell’uranio impoverito. Secondo l’ex militare l’ammissione fatta dalla viceministra della Difesa britannica, Annabel Goldie, non è stata volontaria. “A mio avviso non voleva dirlo, ha commesso uno scivolone – spiega Leggiero -, anche perché da tempo si usa una comunicazione di guerra e durante un conflitto si cerca sempre di non dare informazioni al nemico”.