In totale la mozione ha ricevuto 53 voti a favore, 201 contrari e 91 astensioni. Per passare avrebbe dovuto ricevere 176 preferenze

Non è passata la mozione di censura di Vox contro il premier spagnolo Pedro Sanchez. Come previsto, a votare a favore sono stati i soli 52 deputati dell’ultradestra, più il deputato del Gruppo misto Pablo Cambronero, ex di Ciudadanos. In totale la mozione ha ricevuto 53 voti a favore, 201 contrari e 91 astensioni. Per passare avrebbe dovuto ricevere 176 voti a favore.

Il Partito popolare, il maggior partito all’opposizione, si è astenuto, come aveva annunciato. La mozione di Vox è stata la seconda presentata dal partito contro Sanchez. Nella prima, presentata nel 2020, si contestava la gestione della pandemia da parte del governo, mentre quella attuale è stata annunciata dall’ultradestra dopo la riforma del codice penale che ha sostituito il reato di sedizione e modificato quello di malversazione, considerata dall’opposizione un regalo agli indipendentisti. Mentre nella scorsa mozione il leader di Vox, Santiago Abascal, si era presentato come potenziale sostituto di Sanchez alla premiership, questa volta come candidato è stato scelto l’economista 89enne Ramon Tamames, con un passato nel Partito comunista. Una figura indipendente, ha sottolineato Abascal. Al termine del voto i deputati di Vox e Tamames si sono fatti una foto di gruppo in aula. La votazione ha seguito due giorni di dibattito al Congresso, che i partiti politici hanno usato come banco di prova in vista della campagna elettorale per le regionali e comunali, in programma il 28 maggio, e per le elezioni generali che si terranno a dicembre.

 

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