Almeno otto miliziani filo-iraniani sono stati uccisi nel raid, scrive l'Osservatorio siriano per i diritti umani
Una serie di attacchi aerei è stata sferrata nella notte in Siria dalle forze statunitensi, in risposta ad un attacco con drone nel nordest, attribuito alle forze di elite iraniane, che ha ucciso un contractor e ferito altre 6 persone. L’intelligence Usa ritiene che il drone fosse di origine iraniana. Almeno otto miliziani filo-iraniani sono stati uccisi nel raid, scrive l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
“Sotto la direzione del presidente Biden, ho autorizzato le forze del comando centrale degli Stati Uniti a condurre attacchi aerei di precisione stasera nella Siria orientale contro strutture utilizzate da gruppi affiliati al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) dell’Iran”. Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III. “Gli attacchi aerei – ha aggiunto – sono stati condotti in risposta all’attacco di oggi, nonché a una serie di recenti attacchi contro le forze della coalizione in Siria da parte di gruppi affiliati all’IRGC”.
Il raid aereo è stato disposto in risposta ad un attacco nel nord-est della Siria con un drone che ha ucciso un contractor statunitense e ferito altre 6 persone. L’Intelligence americana è convinta che il drone fosse di origine iraniana.
11 morti in raid aereo Usa in risposta ad attacco drone
L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che 11 persone sono state uccise in un raid aereo degli Stati Uniti in risposta a un attacco nel nord-est della Siria con un sospetto drone iraniano che ha ucciso un contractor statunitense e ferito altre 6 persone. L’esercito americano non ha ammesso l’uccisione di persone durante l’attacco di rappresaglia.
Nyt: Sistema difesa aerea in base Usa non era operativo
Il principale sistema di difesa aerea della base militare Usa di Al-Tanf, nel nordest della Siria, colpita giovedì da un sospetto drone iraniano, “non era pienamente operativo” al momento dell’attacco. Lo riferiscono fonti militari Usa citate dal New York Times. Non è chiaro perché il sistema non fosse pienamente operativo e quanto questo abbia fatto la differenza nella difesa della base, né se gli assalitori fossero a conoscenza di questa vulnerabilità dell’installazione. Le autorità militari Usa hanno aperto un’indagine. Nell’attacco è morto un contractor statunitense e sono stati feriti altri sei militari Usa. Il Pentagono ha risposto all’attacco con un raid aereo contro postazioni militari delle milizie filo iraniane, ritenute responsabili del raid.
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