Israele, Netanyahu licenzia ministro contrario a riforma giustizia

Yoav Gallant aveva chiesto di fermare l'iter della legge che ha diviso il Paese

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato il suo ministro della difesa domenica, Yoav Gallant, dopo che quest’ultimo aveva chiesto di fermare l’iter della riforma giudiziaria che ha diviso il Paese. L’ufficio di Netanyahu non ha fornito ulteriori dettagli. Gallant, un ex generale dell’esercito, è un membro anziano del Likud, il partito di Netanyahu.

Lapid: “È un pericolo per il nostro Paese”

Il premier Netanyahu “sta danneggiando la sicurezza nazionale e ignorando gli avvertimenti di tutte le figure di sicurezza”. È un pericolo per lo Stato di Israele“. Così il leader dell’opposizione Yair Lapid dopo l’annuncio del licenziamento del ministro della Difesa, Yoav Gallant, che aveva chiesto di fermare l’iter della riforma giudiziaria.

Gallant: “Sicurezza Stato sarà sempre mia missione di vita”

“La sicurezza dello stato di Israele è sempre stata e rimarrà sempre la mia missione di vita“. Lo ha scritto su twitter Yoav Gallant, il ministro della Difesa israeliano sollevato questa sera dall’incarico dal premier Benjamin Netanyahu dopo che aveva detto di fermare l’iter della riforma giudiziaria.

In migliaia in piazza a Tel Aviv

Migliaia di persone si sono riversate nelle strade a Tel Aviv dopo il licenziamento del ministro della Difesa, Yoav Gallant, da parte del premier Benjamin Netanyahu. Migliaia di manifestanti stanno bloccando l’autostrada Ayalon a Tel Aviv in entrambe le direzioni mentre sarebbe prevista anche una manifestazione fuori dal quartier generale dell’Esercito in solidarietà nei confronti di Gallant. 

Console a New York rassegna dimissioni per protesta

Il console generale di Israele a New York, Asaf Zamir, ha annunciato via twitter le sue dimissioni. Un gesto che sembra essere legato alla decisione del premier Benyamin Netanyahu di sollevare dall’incarico il ministro della Difesa, Yoav Gallant, dopo che quest’ultimo aveva chiesto di fermare l’iter della riforma giudiziaria. “Io lascio”, le parole scelte da Zamir che ha aggiunto nel tweet la bandiera israeliana.