La polizia israeliana ha fatto irruzione nella Moschea di Al-Aqsa, nella Città Vecchia di Gerusalemme, all’alba di mercoledì, e ha attaccato i fedeli palestinesi. I video diffusi sui social media mostrerebbero agenti della polizia israeliana che picchiano i palestinesi con manganelli e calci di fucile nella moschea conosciuta per il popolo ebraico come Monte del Tempio, sito contestato e venerato sia dai musulmani che dagli ebrei. L’agenzia di stampa ufficiale palestinese, Wafa, ha riferito che decine di fedeli, che durante il Ramadan trascorrono tutta la notte in preghiera, sono rimasti feriti. Secondo i testimoni più di 400 uomini, donne e bambini stavano pregando ad Al-Aqsa quando la polizia ha circondato la moschea.
Non è stato immediatamente chiaro cosa abbia scatenato la violenza. La polizia israeliana ha dichiarato di aver usato la forza per evacuare i fedeli che si erano rintanati nella moschea con fuochi d’artificio, pietre e bastoni. Ha aggiunto che un agente è stato ferito alla gamba da una pietra e che decine di “rivoltosi” sono stati arrestati.
I palestinesi della Striscia di Gaza hanno lanciato razzi contro alcune città del sud di Israele dopo gli scontri alla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme. Lo afferma l’esercito israeliano. Cinque razzi sono stati intercettati e quattro sono atterrati in aree aperte. Non sono state segnalate vittime. Il comune di Sderot ha detto che uno dei razzi ha colpito una fabbrica nella zona industriale, provocando danni. Lo riporta The Times of Israel.
Circa 350 persone sono state arrestate dopo gli scontri tra l’esercito israeliano e i palestinesi nella mosche di Al-Aqsa. Lo riferisce la polizia. Alle prime ore del mattino, il complesso di Gerusalemme si è calmato e gli ebrei sono stati visti passeggiare nel sito, conosciuto per loro come Monte del Tempio, in vista della Pasqua. Gli ebrei possono visitare il complesso, ma non pregare, in base ad accordi di lunga data. Ma queste visite sono aumentate di numero negli ultimi anni, aumentando i sospetti dei palestinesi.
L’esercito israeliano ha affermato di aver attaccato Hamas nella Striscia di Gaza dopo che alcuni razzi sono stati lanciati contro cittadine nel sud del Paese. Nell’attacco sono stati presi di mira una fabbrica un deposito di armi. Il lancio di razzi è avvenuto dopo che durante la notte sono scoppiati scontri tra la polizia israeliana e i palestinesi all’interno della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme.
“Il governo di cui faccio parte deve rispondere con forza al lancio di razzi da Gaza, i razzi di Hamas richiedono una risposta che vada oltre il bombardamento di dune e postazioni non presidiate. È ora di far abbassare la testa a Gaza”. Lo scrive in un tweet il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, commentando gli scontri avvenuti a Gerusalemme e i successivi lanci di razzi dalla Striscia di Gaza a cui l’esercito israeliano ha prontamente risposto.
Fanatici ebrei hanno fatto irruzione nei cortili della moschea di Al-Aqsa questa mattina dopo che la polizia israeliana aveva fatto allontanare con la forza la maggior parte dei fedeli musulmani presenti. Lo afferma il Dipartimento islamico Waqf di Gerusalemme, come riporta l’agenzia Wafa. Gruppi di ebrei di circa 50 persone ciascuno hanno passeggiato nei cortili di Al-Haram Al-Sharif, il Nobile Santuario, come forma di provocazione, eseguendo rituali ebraici sul lato orientale dei cortili e davanti alla Cupola della Roccia, prima di lasciare il sito religioso.
“L’assalto alla moschea di Al-Aqsa da parte delle forze di occupazione e l’attacco ai fedeli con questo livello di brutalità richiede un’azione urgente palestinese, araba e internazionale“. Lo scrive in un tweet il segretario generale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Hussein al-Sheikh. Questa azione, continua il tweet, deve mettere “ognuno di fronte alle proprie responsabilità nella protezione dei luoghi sacri e dei fedeli”. Lo riporta l’agenzia Wafa.
“Israele sta lavorando per mantenere lo status quo e calmare gli animi sul Monte del Tempio“. Lo scrive il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un tweet, parlando dopo gli scontri nel luogo sacro a Gerusalemme, conosciuto dai musulmani come moschea Al-Aqsa. “I fedeli musulmani della Moschea di Al-Aqsa testimoniano che gli estremisti musulmani che si sono barricati nella moschea li hanno imprigionati lì e hanno impedito agli altri musulmani di recarsi alla moschea per pregare. Si sono barricati nella moschea con armi, pietre e fuochi d’artificio“, fa sapere Netanyahu, “dopo che i tentativi di negoziazione delle autorità sono falliti e gli estremisti si sono rifiutati di permettere ai fedeli musulmani di entrare nella moschea, minacciando addirittura di impedire le preghiere di mezzogiorno di oggi, le forze di sicurezza sono dovute intervenire per ristabilire l’ordine”.”Israele è impegnato a mantenere la libertà di culto, il libero accesso a tutte le religioni e lo status quo sul Monte del Tempio, e non permetterà agli estremisti violenti di cambiarlo”, assicura il primo ministro israeliano.