Al via in gran parte del modo musulmano i tre giorni di Eid al-Fitr, la festività che chiude il mese sacro di digiuno del Ramadan. Le celebrazioni sono iniziate oggi in Italia e in molti Paesi nel mondo, fra cui Turchia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto, Giordania, Arabia Saudita e Sudan, come anche per i palestinesi e per i musulmani di Australia ed Europa. Alcuni aspetteranno invece sabato per l’inizio dell’Eid, per esempio l’Indonesia, che è il Paese con la popolazione musulmana più grande al mondo, nonché Pakistan e Oman. I musulmani iniziano le celebrazioni dell’Eid con una preghiera collettiva, che si svolge poco dopo l’alba, di solito all’aperto. I fedeli di solito trascorrono la giornata facendo visita a parenti e vicini e mangiando dolci, mentre si spostano di casa in casa. Ogni Paese ha dolci tradizionali che vengono preparati prima dell’Eid o la mattina del primo giorno.
L’inizio dell’Eid al-Fitr cambia a seconda dei Paesi perché viene determinato dall’avvistamento della luna nuova, che può essere diverso a seconda della posizione geografica. Alcuni Paesi, inoltre, si basano su calcoli astronomici e non sull’avvistamento della luna a occhio nudo. Nei Paesi che basano il proprio calendario di Ramadan sull’avvistamento della luna, come l’Arabia Saudita, osservatori esperti confermano l’avvistamento della luna nuova: se la luna viene avvistata il 29° giorno di Ramadan poco dopo il tramonto, l’inizio dell’Eid al-Fitr viene annunciato per il giorno dopo, altrimenti slitta. Durante il mese di Ramadan, i circa 1,6 miliardi di musulmani nel mondo praticano il digiuno dall’alba al tramonto e dopo il tramonto la rottura del digiuno viene celebrata con un pasto noto come Iftar. Secondo l’Islam, per il quale il mese sacro di Ramadan è uno dei cinque pilastri della religione, il digiuno avvicina i fedeli a Dio e ricorda loro la sofferenza dei poveri. Oltre al digiuno, la carità è un altro dei cinque pilastri dell’Islam.Durante il Ramadan, le moschee e gli enti di beneficenza offrono regolarmente pasti ai poveri su lunghe tavolate che si estendono per strada.
Quest’anno la festività dell’Eid giunge in un periodo di combattimenti e devastazioni, in particolare in Medioriente. In Sudan la festività è oscurata dai furiosi combattimenti tra l’esercito e la forza paramilitare rivale Rsf, nonostante due tentativi di cessate il fuoco. I combattimenti da sabato hanno provocato centinaia di morti e migliaia di feriti. In Yemen, inoltre, il Paese più impoverito del mondo arabo, decine di persone sono morte nella calca formatasi proprio a un evento di beneficenza per il Ramadan nella capitale Sanaa. Anche in Libano e Siria, entrambi Paesi in preda a gravi crisi economiche, l’Eid comincia oggi.