Il Boeing 767 dell’Aeronautica è atterrato all’aeroporto militare di Ciampino, ad attenderli il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

È atterrato all’aeroporto militare di Ciampino il Boeing 767 dell’Aeronautica, primo dei due aerei che riportano a Roma i cittadini italiani di rientro dal Sudan, scosso dalla guerra civile. Sono in tutto 96 i passeggeri, tra cui 13 stranieri, a rientrare grazie al ponte aereo da Gibuti. Ad attenderli il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Tajani:”Operazione si è conclusa positivamente”

“Si è conclusa positivamente un’operazione condotta da ministero degli Esteri, della Difesa, dalla nostra intelligence con il coordinamento anche del presidente del Consiglio. Stiamo portando qui tutti gli italiani che hanno chiesto di lasciare il Sudan. Non è stato semplice, ma i risultati sono ottimi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, sulla pista dell’aeroporto militare di Ciampino. “Sono rimasti in Sudan alcuni italiani, rappresentati di Ong e alcuni missionari. Continueremo a seguire anche loro”. 

 

Ora siamo impegnati affinché cessi la guerra civile. Siamo stati in contatto con i leader delle fazioni in contrasto. Abbiamo insistito affinché si arrivasse a un cessate il fuoco”. Tajani ha spiegato che i leader delle fazioni “hanno garantito il passaggio del corteo italiano che si recava in aeroporto. Il pericolo era latente ma non c’è stata alcuna minaccia”. 

 

L’azione del governo italiano è favorire la pace. Di questo abbiamo parlato anche stamani a Lussemburgo, durante la riunione dei ministri degli Esteri della Ue. La questione Sudan è stata al primo posto”, ha detto Tajani, aggiungendo di aver avuto un “riconoscimento unanime all’Italia” per la disponibilità a far salire a bordo dei nostri aerei anche altri cittadini europei, “ne ho parlato con il generale Figliuolo e la risposta italiana è stata positiva”.

Per ora la nostra ambasciata rimane chiusa, resterà aperta presso l’ambasciata di Addis Abeba” ha spiegato il numero uno della Farnesina. “Voglio ringraziare anche il nostro ambasciatore in Sudan che si è reso protagonista dell’azione di sostegno, e quello ad Addis Abeba, che è responsabile anche per Gibuti, che ha accolto i nostri connazionali”, ha aggiunto Tajani.

Crosetto:”Successo operazione si deve a militari sempre pronti a intervenire”

Il successo dell’operazione in Sudan “si deve a delle persone che 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, togliendo tempo alla famiglia anche nei giorni di festa come questi, sono a disposizione, pronti a intervenire, salire su un aereo, imbracciare una mitragliatrice, mettersi un elmetto e volare dove serve, per salvare come in questo caso cittadini italiani rimasti prigionieri di una guerra civile scoppiata improvvisamente, o per fare quello che lo Stato gli chiede di fare: preservare la pace e la libertà in girp per il mondo. Lo fanno senza riflettori, in silenzio e obbedendo a quel che chiedono lo Stato, le forze armate e, come in questo caso, la comunità internazionale, perché non abbiamo salvato solo cittadini italiani ma anche di altri paesi”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

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