I gruppi di aiuto hanno difficoltà a far arrivare nel Paese i rifornimenti di cui c'è estremo bisogno

Ancora spari a Khartoum, nonostante l’esercito sudanese e quello paramilitare rivale abbiano dichiarato domenica di voler prolungare il cessate il fuoco umanitario di altre 72 ore. La decisione ha fatto seguito alle pressioni internazionali per consentire il passaggio sicuro dei civili e degli aiuti, ma la tregua traballante non ha finora fermato gli scontri. Nelle dichiarazioni, entrambe le parti hanno accusato l’altra di violazioni. L’accordo ha attenuato i combattimenti in alcune aree, ma la violenza continua a spingere i civili a fuggire. Anche i gruppi di aiuto hanno avuto difficoltà a far arrivare nel Paese i rifornimenti di cui c’è estremo bisogno. Il conflitto è scoppiato il 15 aprile tra l’esercito del Paese e le sue forze paramilitari, e rischia di spingere il Sudan in una guerra civile furiosa. Le Nazioni Unite hanno avvertito domenica che la crisi umanitaria in Sudan è a “un punto di rottura”.

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