Un morto nei bombardamenti di Mosca sulla regione di Sumy. Zelensky: "Per controffensiva ci serve più tempo"

Ancora bombardamenti da parte A Malokaterinivka, nella regione di Zaporizhzhia, “otto persone sono state ferite da munizioni a grappolo“. Lo ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione regionale di Zaporizhzhia, Yuriy Malashko, tracciando un bilancio dei bombardamenti russi nell’ultimo giorno. “Dopo 70 raid, sono stati registrati danni in 20 insediamenti. Il nemico ha colpito 60 volte con l’artiglieria, 5 volte con missili antiaerei, ha lanciato 3 attacchi aerei e un attacco missilistico, ha effettuato un attacco con droni”, ha affermato.

Da Londra a Kiev missili a lungo raggio

Parlando alla Camera dei comuni, il segretario alla Difesa britannico, Ben Wallace, ha confermato oggi che il Regno Unito sta inviando missili da crociera a lungo raggio Storm shadow all’Ucraina, ma non ha fornito dettagli sul numero di razzi in consegna. Wallace ha spiegato che i missili saranno usati per respingere le forze russe dal “territorio sovrano ucraino”.Ha aggiunto che il sostegno del Regno Unito all’Ucraina è “responsabile, calibrato e coordinato”. Gli Storm shadow possono colpire obiettivi a oltre 250 chilometri di distanza ma Kiev si è impegnata con Londra a non utilizzarli per attaccare la Russia sul suo territorio.

Cremlino: “Operazione molto complessa”

La guerra in Ucraina è “un’operazione molto complessa”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un’intervista alla tv bosniaca, ripresa dalla Tass.”L’operazione militare speciale continua”, ha aggiunto Peskov, “e naturalmente in un anno sono stati raggiunti alcuni obiettivi“. “Parti significative del Donbass sono state liberate dai neonazisti”, ha spiegato Peskov, sottolinenando che “in quei territori si sono svolti referendum e i cittadini hanno votato per entrare a far parte della Russia”.

Zelensky: “Non lasceremo al nemico un solo pezzo della nostra terra”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky guarda alla controffensiva nei confronti della Russia e nel suo discorso serale afferma: “Non lasceremo al nemico un solo pezzo della nostra terra: la tirannia non regnerà da nessuna parte”. Il leader di Kiev ha aggiunto: “Non dimentichiamo per un solo minuto che ogni giorno della presenza dell’occupante sulla nostra terra è per lui una tentazione di pensare che avrà successo. Dobbiamo restituire libertà, sicurezza a tutta la terra ucraina, a tutta la terra europea e lo faremo. Ringrazio tutti i nostri partner e coloro che ci aiutano ad aumentare la nostra forza e rendere la difesa ucraina ancora più attiva”. 

Zelensky: “Per controffensiva ci serve più tempo”

Il leader di Kiev ha però spiegato che per la controffensiva “dobbiamo ancora aspettare. Abbiamo bisogno ancora di un po’ di tempo”. Lo ha detto in un’intervista ad alcune emittenti tra cui la Bbc. Con i mezzi di cui l’Ucraina dispone ora, ha spiegato, “potremo iniziare e, credo, avere successo. Ma perderemmo molti uomini. E penso che questo sia inaccettabile“. In particolare, secondo Zelensky, i soldati sono “pronti”, ma hanno bisogno “ancora di qualcosa”, come i veicoli blindati che “arrivano a lotti”.  

Zelensky: “Qui il mondo vedrà di cosa è capace l’Europa”

Zelensky ha poi parlato della ricostruzione con un post su Twitter. “Sono fiducioso che il progetto di ricostruzione dell’Ucraina dopo le ostilità e dopo la guerra darà slancio allo sviluppo almeno dell’intera nostra regione. È qui, in Ucraina, che il mondo vedrà di cosa è capace l’Europa“, ha scritto il presidente ucraino. “Qui, in Ucraina, avremo il massimo dell’Europa in Europa – il massimo possibile di ciò che i valori europei sono in grado di fare, di ciò che la cooperazione europea e globale è capace di fare”, ha aggiunto.

Drone Kiev colpisce edificio in regione russa di Bryansk

Il governatore della regione russa di Bryansk, Alexander Bogomaz, ha affermato che l’edificio amministrativo della città di Starodub è stato colpito da un drone ucraino. Lo riporta Ria Novosti. “Un drone ucraino ha bombardato un edificio amministrativo a Starodub. Non ci sono state vittime”, ha scritto Bogomaz sul suo canale Telegram. 

Un morto dopo bombardamenti russi in regione Sumy

Sono stati undici gli attacchi russi sulla regione ucraina di Sumy nelle ultime 24 ore. Lo rende noto l’amministrazione militare regionale. Lo riporta Ukrainska Pravda. Un residente locale è morto a causa di un frammento di un proiettile di artiglieria. In particolare ad essere preso di mira è stato il villaggio di Belopolskaya. Colpi di mortaio anche sulla comunità di Khotyn.

Turchia: “Accordo su grano può essere prorogato di due mesi”

L’accordo sull’export di grano ucraino attraverso il Mar Nero può essere prorogato per almeno 2 mesi. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. Lo riporta Cnn Turk. “Penso che saremo in grado di farlo”, ha dichiarato dopo la visita a Mosca dove ha incontrato l’omologo russo Sergei Lavrov. Secondo Çavusoglu, l’incontro nel formato a quattro (Turchia, Russia, Ucraina e Nazioni Unite) continuerà nelle prossime ore a Istanbul. L’accordo scade il prossimo 18 maggio.

Borrell: “Kiev non ha vinto ma Mosca ha perso la guerra”

“Guardate cosa sta succedendo nel terreno. La Russia ha continuato a bombardare. L’esercito russo è stato sconfitto. Hanno provato a prendere Kiev in un paio di settimane. Hanno fallito, sono stati respinti. Non sono stati in grado di prendere Bakhmut. È una guerra sanguinosa ma la Russia ha perso questa guerra. L’Ucraina non ha ancora vinto, ma per la Russia è chiaramente una sconfitta militare“. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, intervenendo al Summit sulla difesa e la sicurezza europea. 

Borrell: “Sinistra critica ma prolungare guerra salva Kiev”

Discuto molto con gli amici e anche con persone che principalmente sono di sinistra in Europa, che mi criticano molto, e dicono: ‘Bene, supportando l’Ucraina state prolungando la guerra’. Sì, sto prolungando la guerra perché se smettiamo di sostenere l’Ucraina, l’Ucraina scomparirà come paese libero e indipendente“, ha detto ancora Borrell. “Siamo pronti per grandi negoziati, ma tutti quelli che sono andati al Cremlino a parlare con Putin sono tornati con lo stesso messaggio. Ho un obiettivo militare, e fintanto che non ottengo l’obiettivo militare la guerra continuerà“, ha aggiunto.

007 Gb: “Ad aprile Mosca ha reclutato 10mila detenuti”

“Dall’inizio del 2023 il ministero russo della Difesa ha avviato un programma per il reclutamento di detenuti nella guerra in Ucraina. È probabile che sino a 10mila reclusi siano stati arruolati nel solo mese di aprile“. Lo si legge in un report dell’intelligence militare del Regno Unito. Il reclutamento dei detenuti consente “all’esercito russo di aumentare il numero di soldati senza passare per una nuova mobilitazione obbligatoria, che sarebbe molto impopolare nell’opinione pubblica russa”.

Gb: “Wagner non recluta più detenuti dopo scontro con Mosca”

“Dall’estate 2022, i detenuti sono stati il principale bacino di reclute per le operazioni della compagnia militare privata del gruppo Wagner in Ucraina. Tuttavia, molto probabilmente il gruppo ha perso l’accesso al sistema penale russo nel febbraio 2023, nel momento in cui lo scontro con il ministero russo della Difesa è diventato di dominio pubblico“, si legge ancora nell’aggiornamento di intelligence del Regno Unito. 

Giudici Cpi in lista ricercati Russia

Il Comitato investigativo russo inserirà nella lista dei ricercati i giudici della Corte penale internazionale che hanno emesso un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Ria Novosti, che cita il presidente del Comitato investigativo, Alexander Bastrykin. “Il Comitato investigativo ha aperto molto rapidamente un procedimento penale contro il presidente e tre giudici, che hanno influenzato attivamente l’adozione di questa decisione. Presto li inseriremo nella lista dei ricercati”, ha spiegato Bastrykin. Lo scorso marzo la Cpi ha spiccato un mandato d’arresto contro Putin, ritenendolo responsabile del “crimine di guerra” di “deportazione e trasferimento illegale” di bambini dalle zone occupate dell’Ucraina.

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