Il 74enne candidato dell'opposizione ha giurato, in caso di vittoria, di ripristinare la democrazia nel Paese
La Turchia alle urne per le elezioni parlamentari e presidenziali che si preannunciano molto combattute e che potrebbero rappresentare la più grande sfida che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha affrontato nei suoi due decenni di potere. Kemal Kilicdaroglu, il candidato comune di un’opposizione unita che ha giurato di ripristinare la democrazia in Turchia, che è in vantaggio su Erdogan nei sondaggi, ha espresso il suo voto ad Ankara. Il politico 74enne è alla guida del Partito Popolare Repubblicano (CHP), principale partito di opposizione di centro-sinistra e filo-secolare, dal 2010. L’ex burocrate dai modi gentili è riuscito a unire l’opposizione frammentata e diversificata della Turchia. La sua Alleanza Nazionale comprende un partito di centro-destra, un partito nazionalista, un partito islamista e due partiti che si sono staccati dal partito di Erdogan. L’alleanza mira a destituire Erdogan e a riportare la Turchia a un “forte sistema parlamentare” con forti controlli e contrappesi, eliminando il sistema presidenziale che il leader turco ha introdotto con un referendum nel 2017. L’alleanza ha anche promesso un aumento dei diritti e delle libertà e il ritorno a politiche economiche più convenzionali.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata