Il presidente uscente è rimasto sotto il 50% delle preferenze. Si decide tutto il 28 maggio. L'affluenza ha sfiorato il 90%
Una lotta all’ultimo voto nelle presidenziali in Turchia tra Recep Tayyip Erdogan e Kemal Kilicdaroglu. Il Consiglio elettorale supremo turco(YSK) ha dato l’ufficialità che nessuno dei candidati alle presidenziali ha raggiunto la soglia minima del 50%+1 e che quindi si terrà il ballottaggio il 28 maggio. Lo riferisce l’agenzia Anadolu. A sfidarsi saranno il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan e il leader dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu. Al 99% delle schede scrutinate Erdogan ha ottenuto i 49,5% delle preferenze e Kilicdaroglu il 44,89%
A insidiare Erdogan è Kemal Kilicdaroglu, leader del Partito popolare repubblicano (Chp), che sogna l’impresa in una delle elezioni presidenziali più partecipate che la Turchia abbia mai conosciuto. L’affluenza ha toccato l’88,29%, mentre per le elezioni parlamentari, che si sono svolte in contemporanea, ha votato l’85% degli aventi diritto. “Le elezioni del 14 maggio si sono svolte in una grande festa democratica, con pace e tranquillità”, ha detto Erdogan, mentre il suo sfidante ha parlato di “farsa”.
Ancora prima che si arrivasse a scrutinare un terzo delle schede, quando Erdogan registrava oltre il 50% delle preferenze, Kilicdaroglu ha iniziato a contestare il voto e i sindaci di Ankara e Istanbul, membri del suo partito, hanno accusato l’agenzia di stampa statale Anadolu di alterare i dati. “Non lasciate le urne fino ai risultati definitivi”, è l’appello del leader di opposizione, ribadito anche da Erdogan ai suoi. Ömer Çelik, portavoce del partito di governo, ha accusato i leader dell’opposizione di “tentativo di assassinare la volontà nazionale” con le loro insinuazioni.
Il presidente uscente paga un calo della popolarità, già emerso nelle amministrative del 2019, quando Akp aveva perso il governo delle due città più importanti del Paese, Ankara e Istanbul appunto. Il terremoto del 6 febbraio scorso ha peggiorato la sua immagine. Nel tentativo di recuperare terreno, Erdogan ha giocato la carta di alzare del 45% lo stipendio dei dipendenti statali a soli 5 giorni dal voto. Il ‘Ghandi turco’ Kilicdaroglu, con il suo temperamento mite, è riuscito in risposta a convincere le forze politiche di opposizione ad affiliarsi a una variegata coalizione di centrosinistra da lui capeggiata, compreso il partito filo curdo.
Erdogan: “Sono in vantaggio ma rispetterò ballottaggio”
Il presidente uscente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di essere in “netto vantaggio” ma ha riconosciuto che rispetterà l’esito del ballottaggio in programma il prossimo 28 maggio. “Non sappiamo ancora se le elezioni si siano concluse al primo turno – ha detto parlando ai suoi sostenitori ad Ankara – Se la nostra nazione ha scelto per un secondo turno, questo è il benvenuto”.
Kilicdaroglu: “Vinceremo al ballottaggio”
“Vinceremo assolutamente al ballottaggio, e porteremo la democrazia“. Lo ha detto Kemal Kilicdaroglu, sfidante di Recep Tayyip Erdogan alle elezioni presidenziali turche, in vista del ballottaggio in programma il prossimo 28 maggio. Il leader dell’opposizione ha ottenuto il 45% dei voti quando sono state scrutinate oltre il 98% delle schede
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