Il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), commenta l’approvazione della legge che introduce le etichette allarmistiche sugli alcolici e il vino in Irlanda. “La battaglia in Europa contro le etichette irlandesi non si ferma qui. Sosterremo in ogni sede i nostri produttori di vino, per fermare sul nascere quello che è solo un tentativo scorretto e grossolano di ostacolarne le esportazioni. Il governo è già impegnato in questa direzione”, dice Centinaio.
“Il silenzio colpevole della Commissione europea non può durare ancora a lungo”, prosegue il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. “L’Irlanda con la sua legge non colpisce solo l’Italia, ma anche altri Paesi produttori di birra e vino. Insomma, si tratta di un attacco al libero mercato europeo, proprio quello che le istituzioni di Bruxelles dovrebbero tutelare. Le evidenze scientifiche dimostrano che un consumo moderato di vino, come quello tipico della dieta mediterranea, non comporta danni alla salute, ma anzi può apportare perfino benefici. Se qualche Paese del Nord ha problemi con l’alcolismo, impari a educare i propri giovani e produca campagne informative efficaci contro i superalcolici, invece di colpire indiscriminatamente a destra e a manca”. “Inoltre, la decisione irlandese rischia di danneggiare non solo i produttori di vino, ma anche una filiera che comprende professionalità e attività molto varie. Ne parleremo domani in un convegno che ho voluto promuovere insieme all’on. Andrea Di Giuseppe e al magazine Oscarwine, proprio per discutere degli ‘effetti collaterali’ di questa legge”, conclude Centinaio.